Dalla rivalutazione aumenti da 10 a 51 euro lordi mensili
Con la rivalutazione pari al 2% una pensione media di 952 euro mensili avrebbe un aumento pari a 19 euro lordi al mese pari a 57 euro complessivi nel trimestre da ottobre a dicembre. Per una pensione minima, 524 euro, l'incremento sarebbe di 10,49 euro lordi, 31,46 euro nei tre mesi. Una pensione di 2.622 euro registrerebbe una rivalutazione di 51,39 euro lordi, per 154,16 euro nei tre mesi. E' questa l'entità dell'incremento degli assegni previdenziali con il decreto Aiuti bism, calcolata da uno studio della Uil.
Capitolo redditi: l'ulteriore decontribuzione annunciata dal governo, pari all’1% per i redditi fino a circa 35 mila euro lordi, avrebbe un effetto irrilevante sui redditi dei lavoratori, in particolare per quelli con lavori discontinui o retribuzioni più basse.
Un lavoratore con un reddito annuo lordo pari a 8.000 euro per le mensilità percepite da luglio a dicembre, spiega l'ufficio studi del sindacato, avrebbe un beneficio complessivo di 36,92 euro lordi, circa 6 euro lordi in più al mese. Nella fascia di reddito medio dei lavoratori dipendenti del settore privato, pari a circa 20.111 euro annue, il beneficio per il secondo semestre 2022 sarebbe complessivamente di 92,82 euro lordi, 15,47 euro lordi mensili. Nella fascia immediatamente sotto i 35 mila euro, 34.996 euro, l'incremento mensile lordo di attesta a 26,92 euro, l'incremento complessivo per 6 mesi è pari, calcola la Uil, a 161,52 euro.