L'ad Morselli: "Vogliamo onorare gli impegni fino in fondo". Il ministro Gualtieri: "Bisogna andare avanti". E dà il via libera alla richiesta di proroga: "E' ragionevole, ci riaggiorneremo quando sarà presentato il piano industriale"
Al via la trattativa sull'ex gruppo Ilva che oggi riprende il suo percorso dopo la firma nel marzo scorso dell'accordo tra Arcelor Mittal e Commissari Ilva che ha modificato il contratto di affitto e d'acquisizione del polo siderurgico e posto fine al lungo braccio di ferro innescato dalla causa civile.
Restano però da definire ancora sia il piano industriale che la produzione e soprattutto il perimetro occupazionale. La situazione sul fronte degli stabilimenti è piuttosto pesante e i sindacati hanno proclamato per oggi, a scandire l'incontro, uno sciopero di 4 ore in tutti i siti ex Ilva anche se a Taranto si raddoppia: i lavoratori incroceranno le braccia per 8 ore.
Presenti al tavolo del Mise i ministri dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, dell'Economia, Roberto Gualtieri, del Lavoro, Nunzia Catalfo: l'amministratore delegato di Ami, Lucia Morselli, e i leader di Fim Fiom Euilm e Ugl, Marco Bentivogli, Francesca Re David, Rocco Palombella e Antonio Spera.
"Siamo consapevoli che il Covid ha prodotto situazioni molto complesse ma il piano deve continuare". Così a quanto si apprende il ministro dell'Economia, Gualtieri si è rivolto all'Ad di ArcelorMittal Italia, Morselli.
"Am vuole onorare gli impegni presi fino in fondo. L'intenzione è sempre la stessa, dalla firma di questo accordo anche con le difficoltà causate dal Covid. Vogliamo andare avanti e rispettare gli impegni", ha affermato l'ad di A. Mittal al tavolo con governo e sindacati sulla situazione degli ex impianti Ilva. "Siamo pronti a presentare un piano tra una decina di giorni"., ha assicurato Morselli, secondo quanto riferiscono fonti sindacali. "La ripresa del mercato dell'acciaio non è uniforme nel mondo, ancora non si è stabilizzata. Abbiamo lavorato molto al piano industriale ma gli scenari cambiano ogni 24 ore per i prodotti e fornitura di materie prime. Ribadisco e confermo gli impegni presi a marzo: non è una conferma formale ma sostanziale", ha detto ancora l'ad, spiegando come Taranto abbia registrato una riduzione di fatturato del 60%. "Vogliamo mantenere l'integrità degli impianti di Taranto e la sua importanza a livello europeo".
Quella ipotizzata è una "proroga ragionevole" del tempo di presentazione del piano industriale perché "lo Stato è disponibile a intervenire direttamente per avere una Ilva forte, che produca tanto, che sia leader mondiale, che abbia 10.700 occupati, che faccia investimenti significativi con un intervento dello Stato diretto e indiretto", ha detto, secondo fonti sindacali presenti all'incontro, il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, dando il via libera alla proroga di 10 giorni annunciata dall'Ad di A.Mittal. "Ci riaggiorneremo tra dieci giorni quando Mittal presenterà il piano industriale", ha concluso il ministro.
Al tavolo, Morselli ha inoltre smentito una notizia di ieri secondo cui il chief financial officer, il direttore finanziario, Sushil Jain, si sarebbe dimesso da ArceloMittal. "Il Cfo di Mittal non si è mai dimesso. E' una Fake news. Il portafoglio è strettamente in mani indiane", avrebbe concluso Morselli.
Domani il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli terrà una informativa alla Camera sulla situazione della siderurgia. E in questo contesto riferirà anche dell'incontro di oggi tra governo sindacati e ArcelorMitta relativamente alla situazione degli stabilimenti dell'ex gruppo Ilva. E' quanto si apprende da fonti sindacali nel corso dell'incontro al Mise sull'ex Ilva.