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Sciopero generale, Garante: "Non ci sono requisiti". Cgil e Uil: "Andiamo avanti". Salvini: "Pronto a imporre limiti orari"

I sindacati non cambiano posizione dopo il richiamo del Garante degli scioperi, secondo cui non sussistono i requisiti

Manifestanti della Cgil
Manifestanti della Cgil
13 novembre 2023 | 17.11
LETTURA: 4 minuti

"Confermiamo la proclamazione dello sciopero generale e le sue modalità di svolgimento per la giornata del 17 novembre". E' una nota di Cgil e Uil a confermare l'intenzione dei sindacati di andare avanti nella mobilitazione di 24 ore nel settore del trasporto locale anche dopo il 'richiamo' del Garante degli scioperi.

La posizione dei sindacati

"Non condividiamo la decisione assunta dalla Commissione di Garanzia. Si tratta di un'interpretazione che non riconoscendo la disciplina dello sciopero generale, mette in discussione nei fatti l’effettivo esercizio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione a tutte le lavoratrici ed i lavoratori", spiegano i sindacati.

Per Cgil e Uil , infatti, "l'astensione del lavoro del 17 novembre non può essere interpretata in altro modo: rientra nella disciplina dello sciopero generale. Siamo attenti e rispettosi delle regole, tanto che abbiamo richiesto noi un confronto con la Commissione che, nonostante le nostre puntuali argomentazioni, ha deciso di confermare il provvedimento".

La Commissione, per i sindacati, non spiega, peraltro, "su quali basi normative ha deciso che non si tratta di uno sciopero generale. Confermiamo, infine, la nostra disponibilità ad aderire alle indicazioni della Commissione per il settore dei vigili fuoco e quello del trasporto aereo", concludono Cgil e Uil.

Cosa ha detto il garante

Il Garante sugli scioperi afferma che allo sciopero di 24 ore dei trasporti proclamato da Cgil e Uil per il 17 novembre prossimo mancano i requisiti dello sciopero generale e quindi non può essere soggetto a deroghe dalle normative previste nel settore sui servizi pubblici.

"Lo sciopero, così come proclamato dalle Confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici (delibera n. 03/134)", scrive il garante. Riconfermando dunque la richiesta avanzata l'8 novembre scorso di revocare lo sciopero nel settore aereo e dell'igiene ambientale e ridurre e rimodulare gli orari degli scioperi del trasporto pubblico locale, dei Vigili del Fuoco e del trasporto ferroviario, anche in considerazione di altre astensioni già previste in date vicine.

"La Commissione di garanzia, con la decisione assunta, non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l’osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona", conclude.

Lo stop di Salvini

"Onori e oneri di un ministro che ha il diritto di garantire i trasporti e la mobilità a tutti gli italiani. Quindi se non rispetteranno le regole, quello che chiede la Commissione e quello che prevede la legge, sarò io direttamente a imporre delle limitazioni orarie". Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini al Tg1. "Oltretutto uno sciopero che anche in questo caso cade di venerdì, come guarda caso il 90% degli scioperi che vengono convocati il lunedì, il venerdì o nei prefestivi. Non mi sembra rispettoso nei confronti dei lavoratori". La decisione del garante sugli scioperi "è una decisione giusta, di buonsenso, che rispetta la legge. E mi spiace che qualche leader sindacale per fare battaglia partitica preannunci il mancato rispetto della legge. Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma è altrettanto sacrosanto il diritto alla mobilità, al lavoro, alla salute, allo studio di 20 milioni di italiani che venerdì rischiano di rimanere a piedi e chiusi in casa".

La Lega ancora contro Landini

"La Commissione di Garanzia degli scioperi mette in castigo il capriccioso Maurizio Landini: bocciata la pretesa del leader della Cgil di trascorrere un weekend lungo il prossimo 17 novembre sulla pelle di milioni di italiani. La mobilitazione non potrà essere di 24 ore: i troppi anni a servizio del Pd al governo nazionale hanno arrugginito la Cgil che evidentemente ha dimenticato l’abc", si legge in una nota della Lega che già nei giorni scorsi ha criticato il leader della Cgil.

Uiltrasporti: "17 novembre rimane sciopero generale"

"Quello proclamato per venerdì 17 novembre è e rimane uno sciopero generale e non uno sciopero intersettoriale come vorrebbe far passare l’autorità garante degli scioperi ed è per questo motivo che la Uiltrasporti è intenzionata ad andare avanti con questa protesta non ottemperando alle limitazioni richieste", dice il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi dopo la comunicazione del Garante.

"Il diritto dei lavoratori allo sciopero va preservato e difeso e non capiamo come mai ad essere fermati siano solo gli scioperi indetti dalle organizzazioni confederali, mentre per i quattro scioperi proclamati nei mesi scorsi dai sindacati autonomi non sia intervenuto nessuno", conclude.

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