Così il direttore generale di Cial, Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, nel sesto anniversario del progetto di Nespresso per il recupero e il riciclo delle capsule in alluminio attraverso la raccolta differenziata multimateriale
“La raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio, in Italia, ha raggiunto in questi anni notevoli risultati, affermando il nostro Paese in una posizione di eccellenza nel panorama europeo, non soltanto per i dati di riciclo che, ad oggi, si assestano ben oltre il 70%, ma anche per la capacità di un sistema capillare che consente di valorizzare ogni tipologia di imballaggio, dal rigido al flessibile, e quindi non soltanto lattine per bevande, scatolame, bombolette spray ma anche vaschette, foglio sottile, tubetti e accessori più piccoli come tappi e chiusure”. Così Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Cial, Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, nel sesto anniversario del progetto di Nespresso per il recupero e il riciclo delle capsule in alluminio attraverso la raccolta differenziata multimateriale del sistema collettivo nazionale in collaborazione con Cial e Seruso società partecipata da Silea, l’azienda pubblica che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nell’intera provincia di Lecco ed in altri comuni delle province di Como e Bergamo.
Un progetto che “consente di valorizzare e avviare a riciclo anche le capsule di alluminio esauste dopo la raccolta differenziata insieme agli imballaggi piccoli, a quelli leggeri e quelli flessibili”.
L’iniziativa è partita nel 2017 e ha dato la possibilità ai cittadini di conferire le capsule nel sacco di raccolta differenziata che con un'apposita tecnologia di selezione automatica, le cosiddette correnti indotte che consentono di separare l'alluminio degli altri componenti dei flussi di raccolta differenziata, vengono correttamente riciclate. Ed è grazie all’impianto di Seruso, uno dei pochi in Italia in grado di effettuare tale attività, che il progetto può vantare oggi importanti risultati. “Per noi è un progetto importante perché costituisce un complemento alla nostra mission 'zero discarica 100% recupero' - sottolinea il direttore generale di Cial - quindi garantire la massimizzazione della raccolta e dell’avvio al riciclo di tutte le tipologie di imballaggio, anche delle capsule in alluminio da caffè post-consumo”.