Ha appena debuttato a Verona la corposa mostra monografica dedicata a Tamara de Lempicka, la grande artista, polacca di nascita e cosmopolita per vocazione, divenuta un’icona per il suo genio artistico, per la dichiarata bisessualità, per il suo eccentrismo intellettuale.
Ospitata nelle sale del Piano Nobile di Palazzo Forti, la mostra racconta l’eccezionale avventura artistica di questa pittrice dalla mano felice morta in Messico attraverso 200 opere tra olii, disegni, fotografie, acquerelli, tra cui capolavori come 'Ritratto di Madame Perrot' (1931-1932), 'La sciarpa blu' (1930), 'La bemorilla Rafaëla' (1927).
Collezionata in tutto il mondo (la rockstar Madonna è una sua accesa fan), i prestiti che compongono la mostra di scena a Verona provengono anche da grandi collezionisti italiani come il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, la Fondazione Biagiotti Cigna o il Museo della Moda e del Costume di Villa Mazzocchelli. La mostra veronese è stata curata da Gioia Mori, organizzata da Arthemisia di Iole Siena e progettata da Key Comunicazione di Gabriele Sorgoni.