Il Maxxi, il Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, raggiunge il traguardo dei 10 anni e li festeggia aprendo la sua sede a L'Aquila. Il 31marzo, infatti, avrà luogo il passaggio di consegne di Palazzo Ardinghelli, sede futura dell'istituzione, dal Mibact al Maxxi mentre il 21 giugno si terrà l'apertura al pubblico dell'edificio. E' questa una delle novità più significative con cui il museo romano, guidato da Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, si proietta nel suo secondo decennio, forte dei risultati fin qui ottenuti, illustrati oggi alla presenza del ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini. I visitatori, dunque, sono stati 3.328.000, più che raddoppiati nel 2019 rispetto al 2010; gli incassi di biglietteria ammontano, invece, a 12.746.570 euro con un trend in costante aumento nell'ultimo quinquennio; gli allestimenti sono stati 14, 106 le mostre, 32 i focus e 82 i progetti speciali; 45 sono state le mostre prodotte, coprodotte o realizzate in collaborazione con altre istituzioni in Italia e nel mondo.
Il Maxxi L'Aquila sarà "una sede distaccata del Maxxi, in un luogo molto simbolico, un palazzo ristrutturato recentemente. E' una bella iniziativa che rafforzerà il Maxxi e la presenza dell'arte contemporanea", ha spiegato il ministro Franceschini che ha aggiunto: "L'Aquila è stata scelta perché ha bisogno del sostegno del governo italiano, c'è una storia di riscatto che va costruita. Continueremo a sostenere il Maxxi, abbiamo già aumentato le risorse per acquisti della collezione permanente e lo sosterremo anche nelle attività". L'idea di destinare all'arte contemporanea palazzo Ardinghelli, recuperato anche con il contributo della Russia, risponde alla necessità di rigenerare "un tessuto e un territorio che sicuramente hanno sofferto e che possono invece ripartire grazie alla collaborazione tra arte, scienza e università", ha sottolineato Giovanna Melandri. L'apertura del Maxxi a L'Aquila è "un segnale importante da parte dello Stato che continua a mostrare attenzione nei confronti della città de L'Aquila e del cratere", ha evidenziato poi il primo cittadino Pierluigi Biondi r imarcando che "avremmo bisogno di molta più attenzione perché quest'anno terminano gli stanziamenti per la ricostruzione. Abbiamo un fabbisogno ulteriore di altri 4 miliardi di euro per completare il percorso della ricostruzione pubblica e privata senza i quali interromperemmo un percorso virtuoso. Finora abbiamo già avuto circa 18,5 miliardi di euro per l'emergenza, la ricostruzione pubblica e privata e la realizzazione degli alloggi post sisma. L'apertura del Maxxi L'Aquila è una grandissima sfida", ha detto ancora il sindaco Biondi anticipando che il 2 marzo "al ministero presenteremo un dossier per concorrere al riconoscimento di capitale italiana della cultura per il 2021".
Quanto invece al decennale del Maxxi, la Melandri ha aggiunto che "per noi era molto importante dimostrare che l'Italia è capace di fare crescere in 10 anni un'istituzione al servizio della scienza, del pensiero, dell'arte che dialoga sui grandi temi della modernità". La Melandri ha poi auspicato "una continuità" nel sostegno da parte delle istituzioni. "Questo ministro ci ha sostenuto nella sua prima esperienza governativa e ora in questa. Non tutti hanno sempre avuto questa attenzione, quello che noi ci aspettiamo è una continuità nel sostegno soprattutto per incrementare il patrimonio pubblico. La nostra collezione, anima e cuore del museo - ha proseguito Melandri- è ciò che lasceremo in eredità ed è ciò che rappresenta la memoria della contemporaneità. Ringrazio Franceschini perché, appena insediato, ha corretto un taglio doloroso che era stato fatto dal governo precedente".
"Siamo tornati ai livelli del 2018 con qualcosa in più - ha affermato ancora - Siamo in attesa dell'approvazione finale del Milleproroghe ma Franceschini ha ricostruito la disponibilità per il 2020, anno del decennale, con un'attenzione importante alle acquisizioni. Dovremmo ragionare in futuro, con calma, per una prospettiva strategica di medio periodo". Un 'appello' accolto dal ministro che ha 'rassicurato' la Melandri: "Continueremo a supportare l'azione del Maxxi, un museo che ha dimostrato come si possano coniugare la collezione alle mostre, e che sta facendo investimenti sui giovani e sui grandi maestri. Abbiamo aumentato le risorse per gli acquisti della collezione, nel 2020, nel 2021 e nel 2022 le risorse aumenteranno in modo consistente", ha detto Franceschini invitando il museo "a nuove sfide".
Il 2020, intanto, si è aperto con due importanti mostre inaugurate a fine 2019: 'Della materia spirituale dell’arte', che potrà essere visitata fino all’8 marzo, riflette attorno agli interrogativi più intimi della condizione umana, attraverso i lavori di 19 artisti italiani e internazionali in dialogo con reperti archeologici dei Musei Vaticani, del Museo Nazionale Romano, del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e e dei Musei Capitolini; 'Gio Ponti. Amare l’architettura' è invece l’omaggio a un genio del ‘900, architetto, designer, art director, scrittore, poeta, critico. L'esposizione è in programma fino al 13 aprile. Prorogata inoltre fino al 13 aprile anche la mostra 'Altan. Pimpa, Cipputi e altri pensatori'. Quest'anno le gallerie del museo saranno animate da diciotto nuove mostre, focus, progetti speciali, con un nuovo significativo allestimento della Collezione.
Apre la nuova stagione, visibile da domani al 15 marzo, la nona edizione del 'Progetto Alcantara Maxxi': protagonista il pluripremiato designer tedesco Konstantin Grcic che, con il progetto 'L’immaginazione al potere', esplora l’aspetto visionario del lavoro di Sergio Musmeci, Giuseppe Perugini, Maurizio Sacripanti e Bernard Khoury, tutti nella collezione 'Maxxi Architettura' curato da Domitilla Dardi.