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La denuncia

"Facebook censura Leonardo da Vinci"

La denuncia del presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali: "Un fatto gravissimo"

(Ipa/Fotogramma)
(Ipa/Fotogramma)
06 settembre 2019 | 12.55
LETTURA: 2 minuti

Leonardo da Vinci, con il suo "Angelo Incarnato", finisce vittima dell'algoritmo di Facebook e viene censurato.

Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e ambientali, rende noto quanto accaduto sulla pagina Facebook del progetto “L'Invisibile nell'arte" curata dallo stesso ricercatore che da anni si dedica agli enigmi legati a da Vinci e alla Gioconda.

Nel tentativo di bandire le immagini pornografiche dal social network, infatti, Facebook avrebbe pretesto, al fine della pubblicazione, che fosse tagliata la parte dell'opera che raffigura il corpo nudo del soggetto.

'L'Angelo Incarnato', opera ritrovata in Toscana nel secolo scorso e di difficile datazione, è un disegno a carboncino che raffigura un adolescente ermafrodita dal sorriso beffardo e compiacente, con una capigliatura femminile e il membro maschile eretto. Il volto è quasi certamente quello di Gian Giacomo Caprotti, detto Salai, allievo e, forse, anche amante di Leonardo da Vinci.

"L'insensata mannaia della censura del tribunale dell'inquisizione informatica ha decapitato la riproduzione - ha denunciato Vinceti - è un fatto gravissimo che calpesta brutalmente e violentemente la piena libertà di espressione artistica" .

Nella risposta di Facebook alla protestasi legge: "Non sono ammessi immagini con contenuti caratterizzati da posizionamenti sessualmente suggestivi o che mostrano molta nudità (anche se per motivi artistici o educativi) a causa della loro natura altamente sensibile".

“La motivazione addotta - sottolinea Vinceti - è vergognosa, ridicola, degna dei sistemi autoritari di marca nazista, fascista e comunista. Per secoli si è combattuto per la libera espressione artistica e l'occhio censore del social network ha vestito i panni del peggior oscurantismo della storia recente. Maggiore violenza e offesa a Leonardo da Vinci non si poteva arrecare. Procederemo immediatamente ad una raccolta firme rivolta alle istituzioni europee ed italiane perché venga tutelata la libertà di espressione artistica e di divulgazione delle opere di tutti gli artisti. Si stanno predisponendo altre iniziative per l'affermazione di un principio non calpestabile".

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