Lo rileva la circolare del ministero della Salute, 55 i più gravi con infezione neuro-invasiva
Una sostenuta circolazione del virus West Nile (Wnv) in alcune regioni, soprattutto del Nord Italia, "ha fatto registrare" al 2 agosto "un totale di 94 casi d’infezione (tra cui 55 casi di infezione neuro-invasiva, 19 casi in donatori di sangue, 19 casi di febbre e 1 caso sintomatico) con 7 decessi". Lo sottolinea la circolare 'Prevenzione, sorveglianza ed interventi in risposta alla circolazione dei virus West Nile e dell’Usutu', firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, e dal direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari Pierdavide Lecchini. La circolazione del West Nile ha finora interessato: Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia.
In Lombardia la sorveglianza veterinaria ha mostrato una circolazione del virus in tutte le province tranne Monza, Lecco, Bergamo e Sondrio. I casi confermati di West Nile, aggiornati a lunedì 8 agosto, in regione sono 11 tra cui 4 neuroinvasivi (gravi, con paziente ricoverato con sintomatologia neurologica, ad esempio meningoencefalite), 3 febbri (casi non gravi, con febbre come sintomo rilevante) e 4 donatori (infezioni riscontrate in donatori asintomatici, identificate tramite screening sulle sacche di sangue).
"In Lombardia - dichiara la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Letizia Moratti - è presente un sistema integrato umano-veterinario di sorveglianza sulla circolazione del virus del Nilo occidentale. Vengono infatti monitorate sia le infezioni nelle zanzare (sorveglianza entomologica), sia" quelle "negli equidi e negli uccelli, e ovviamente i contagi negli uomini. Un sistema efficace che ci consente di monitorare costantemente e dettagliatamente la situazione".