Per la sola ipotesi di subornazione di testimone
Il 'supertestimone' del processo sullo scandalo in Vaticano nato dall'acquisto dell'immobile di Londra, mons. Alberto Perlasca, a quanto apprende l'Adnkronos, è stato ammesso come parte civile nei confronti del solo cardinale Angelo Becciu limitatamente al capo di imputazione relativo alla subornazione di testimone. Lo ha deciso con ordinanza il Tribunale Vaticano, dichiarando invece inammissibile la costituzione di parte civile presentata da monsignor Perlasca in relazione all'ipotesi di truffa. Perlasca potrà costituirsi parte civile al processo in Vaticano per lo scandalo finanziario legato alla compravendita del Palazzo londinese di Sloane Avenue. Respinta invece la richiesta di costituirsi parte civile nei confronti di Crasso, Torzi, Tirabassi e Squillace.
BECCIU E IL PALAZZO DI LONDRA - Monsignor Alberto Perlasca "non mi disse niente sulle criticità" legate al Palazzo di Londra. Lo ha detto il cardinale Angelo Becciu parlando del capo del suo ufficio amministrativo, nel corso del lungo interrogatorio davanti al Tribunale Vaticano per lo scandalo finanziario legato alla compravendita del Palazzo londinese di Sloane Avenue. Becciu ha ribadito "stima per la sua correttezza e onestà. Ciò che gli rimprovero è che non mi informò di eventuali criticità degli investimenti".
Ha ricordato poi che dal suo ufficio "mi sottolinearono i grandi vantaggi dell’operazione. Solo vantaggi, non note negative". Inoltre, ha spiegato, "mi fidavo di monsignor Perlasca, da sempre ritenuto esperto e competente nelle sue materie"