I Papi a tavola. Angelo Maria Arrigoni sforna ogni giorno pane per i pontefici. La panetteria prepara pagnotte da quando al soglio di Pietro c'era Pio XI. Angelo Arrigoni servì personalmente Giovanni XXIII. "Quando Giovanni Paolo II salì sul soglio pontificio, la famiglia Arrigoni chiamò gli appartamenti papali per chiedere come il nuovo papa avrebbe voluto il pane", ha raccontato Angelo Arrigoni a Christina Hofferer specializzata in letteratura di viaggio in 'Viaggio letterario in Vaticano', edito dalla Libreria Editrice Vaticana. La risposta fu: 'Wojtyla desidera il pane che mangiano i vostri lavoratori". Ecco allora sulla tavola del papa polacco la rosetta dei fornai.
Joseph Ratzinger andava nella panetteria Arrigoni già da cardinale, quando erra prefetto all'ex Sant'Uffizio. Una volta nominato papa, Arrigoni - come da prassi - chiamò in Vaticano. La suora di turno, ha raccontato Arrigoni nel volume della Lev, chiese al papa dei suoi gusti e, non sapendo si trattasse dello stesso fornaio, riferì al panettiere: 'Lui è dispiaciuto, ma ha già il suo panificio a Borgo Pio'. Da quel giorno sulla tavola del Papa tedesco sono arrivate ogni giorno pagnotte di farina integrale, il pane preferito da Benedetto XVI.
Papa Francesco, stando a quanto riferisce Arrigoni, non ha preferenze: Bergoglio, ha raccontato il panettiere dei papi, "ha un'altra teoria, lui non vuole nulla per se stesso, quello che arriva a tavola mangia". Così ogni giorno a Casa Santa Marta, residenza dove Bergoglio ha scelto di vivere da Papa, arriva il pane del fornaio dei papi: pane croccante tipo Genzano, pane sciapo, baguette senza lievito e pagnotte a base di crusca.