L'infettivologo: "Meno virulenta, ma preoccupa molto la trasmissibilità di questa variante che è già dominante in Italia"
Sulla variante Omicron "mi sembra che si stia consolidando l'idea che Omicron sia un pochino meno virulenta rispetto alla Delta, considerando quante persone vanno in ospedale rispetto al numero dei casi. Va detto che per diventare un semplice raffreddore probabilmente ci metterà non meno di 10 anni". Lo afferma Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata, su Cusano Italia Tv.
"Certo, se aumentano tanto i casi aumenteranno comunque anche i ricoveri. Preoccupa molto la trasmissibilità di questa variante - sottolinea Andreoni - che è già dominante in Italia, considerando che dovrebbe aver superato il 50%. Sotto un aspetto puramente epidemiologico il fatto che il virus possa aver perso virulenza ci fa piacere, perché noi stiamo aspettando che il virus si adatti sempre di più all'uomo diventando meno aggressivo".
Intervenendo sull'ipotesi di una riduzione della quarantena per i vaccinati con tre dosi, Andreoni spiega che "sotto l'aspetto medico-epidemiologico sarebbe un errore: aumentiamo il rischio che persone contagiate possano diffondere ulteriormente il virus. La variante iniziale del Coronavirus aveva un tempo di latenza che poteva arrivare anche a due settimane, man mano questo periodo di incubazione è diventato più rapido, ma può arrivare anche a 7 giorni: ridurre la quarantena a meno di 7 giorni è rischioso, soprattutto con una variante così contagiosa come questa".