Una "responsabilità morale" vaccinarsi. Il rifiuto del vaccino anti Covid "può costituire anche un rischio per gli altri". La Commissione Vaticana Covid 19 voluta dal Papa e la Pontificia Accademia per la Vita rispondono in qualche misura ai cosiddetti no vax e, in una nota congiunta, sottolineano la "responsabilità morale di sottoporsi alla vaccinazione".
"Occorre ribadire - scrivono - come questa tematica implichi anche un rapporto tra salute personale e salute pubblica, mostrandone la stretta interdipendenza. Alla luce di questo nesso, riteniamo importante che si consideri al riguardo la presa di una decisione responsabile, atteso che il rifiuto del vaccino può costituire anche un rischio per gli altri. Ciò vale anche qualora, in assenza di alternativa, la motivazione fosse di evitare di trarre benefici dagli esiti di un aborto volontario. Infatti, in questi casi, come chiarisce la Congregazione per la Dottrina della Fede si può ritenere, a precise condizioni, ‘moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione’".
Pertanto, chiariscono i due organismi del Vaticano, "tale rifiuto potrebbe aumentare seriamente i rischi per la salute pubblica. Dall’altro, l’ammalarsi determina un aumento dei ricoveri con conseguente sovraccarico per i sistemi sanitari, fino a un possibile collasso, come sta accadendo in diversi Paesi durante questa pandemia, ostacolando l'accesso all'assistenza sanitaria, ancora una volta a spese di chi ha meno risorse. Anche i vescovi di Inghilterra e Galles hanno recentemente ribadito che è necessario accogliere il vaccino non solo per la propria salute, ma anche in nome della solidarietà con gli altri, specialmente i più vulnerabili".