Il cantante genovese, parlando con l'Adnkronos, definisce la classe politica come "lo specchio della società"
"Quanto è successo è eclatante, leggere la notizia è stato veramente brutto: ma io non sono sorpreso, in Italia siamo abituati a tutto, e stupirsi per queste notizie è ipocrita". A dirlo all’Adnkronos è Francesco Baccini, genovese doc anche se da anni non più in città, commentando la notizia dell'arresto del presidente della regione Liguria Giovanni Toti, attualmente ai domiciliari accusato di corruzione.
"Io non mi stupisco di nulla, è una questione di mentalità radicata nella gente -dice Baccini-. Tutti sono giudici, anche sui social, e poi sono i primi a comportarsi così. Non conosco la situazione nello specifico, non sono un avvocato o un giudice, ma non sono sorpreso: mi stupisco se qualcuno si stupisce".
La classe politica, spiega il cantante, "è lo specchio della società. Abbiamo perso completamente la bussola, in un Paese in cui vale tutto non ci sono più regole, chi ruba è un figo. E pensare che in Germania c’è gente che si dimette perché ha copiato il tema della maturità. Per noi questo è ridicolo, in realtà dovrebbe essere così”.
Sulla politica, l’artista genovese ha la sua idea: "Mi hanno proposto tante volte di candidarmi, ma ho sempre detto 'non scherziamo', preferisco vivere, uno con la mia mentalità mi fanno fuori dopo un'ora - dice sarcastico -. Come diceva Fabrizio De Andrè l'artista è l'anticorpo che il popolo ha contro il potere. Oggi però ci sono solo artisti di corte. Infatti a ma non mi si vede in tv, preferisco un percorso alternativo in questo Paese di guelfi e ghibellini".
Come hanno reagito i genovesi? "Per come siamo conosciuti, siamo gente che dice quello che pensa, proprio perché a Genova non ci sono mai stati quelli che ci venivano a conquistare, ma eravamo noi a conquistare. Leggere questa cosa è stato molto brutto per tutti, non solo per la Liguria. Quando leggi di corruzione e di malaffare è sempre orribile. Non so se sia innocente o meno, però leggerlo fa davvero effetto".
Un brutto colpo anche leggere "dell'ex presidente del Genoa Calcio, Aldo Spinelli, che comprare tra gli arrestati- dice ancora Baccini, grande tifoso genoano - posso dire solo 'per fortuna non è più il presidente della mia squadra'".