Il ministro della Salute: "Siamo in una fase di recrudescenza del virus"
"In una fase di recrudescenza del virus come quella a cui stiamo assistendo a livello europeo in questo momento, è giusto accelerare sulla somministrazione dei richiami. Ieri sono state superate le 2 milioni di terze dosi somministrate". Lo ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo al XIX Convegno nazionale di diritto sanitario in corso all'università Cattolica a Milano.
BRUSAFERRO: "ITALIA IN CRISI DOVE POCHI VACCINI"
"Questo è un evento 'glocale', è una pandemia ma non la risolvi se non partendo dal livello comunale: se non c'é una armonizzazione tra tutti questi elementi non hai una prospettiva di uscita e torna. E' uno stress che continua nel tempo e cui stiamo facendo fronte ma che finché non riusciremo a modellare queste curve in tutto il mondo resterà. La sanità pubblica diventa un assetto strategico del Paese: oggi uno Stato se può disporre di vaccini, diagnostica o farmaci ha un grado di libertà più alto rispetto a chi deve dipendere da altri", ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità.
"L'Europa è divisa nettamente in due, come ci fosse un muro - ha aggiunto - una parte centro-orientale con una grande circolazione del virus e una parte centro-occidentale dove il virus circola in maniera più controllata. L'Italia si colloca molto bene ma ci troviamo in crisi dove le coperture vaccinali sono basse. Una risposta diversa comporta risultati diversi sia in termini di incidenza che di mortalità. La prevenzione, poi, è un paradosso: quando si raggiungono i risultati si tendono a rimuovere tutte quelle cose che hanno determinato il raggiungimento di quei risultati. La sanità pubblica se funziona bene non si vede, importante è che quando supereremo questa situazione bisogna mantenere le infrastrutture che lo hanno permesso".