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Terroristi rossi, Mughini: "Francia dice no a estradizione? Si tengano queste canaglie"

'Assassini non politici ma di diritto comune che meritano tutto il nostro disprezzo'

Terroristi rossi, Mughini:
29 marzo 2023 | 14.25
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"Sono stati degli assassini, meritano tutto il nostro disprezzo. Non ce li vogliono dare, non ne faremo una questione di disaccordi: non ce li vogliono dare? Se li tengano". Così Giampiero Mughini, interpellato dall'Adnkronos, commenta il no della Francia all'estradizione di 10 ex terroristi di estrema sinistra, in gran parte delle Brigate Rosse, condannati in Italia per fatti di sangue negli anni di piombo.

"A trent'anni di distanza non sono esattamente gli assassini che sono stati - aggiunge Mughini, giornalista e scrittore che fu direttore responsabile del giornale del movimento politico Lotta Continua - però restano, nella storia del mondo, degli assassini. Non degli assassini politici, ma degli assassini di diritto comune". Questo, spiega ancor meglio Mughini, "perché andare ad ammazzare un signore che aveva portato il figlio dal medico nella sala d'aspetto, è solo una delinquenza di diritto comune". Il riferimento è ad uno dei 10 terroristi, Narciso Manenti, 65 anni, condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri, assassinato a Bergamo il 13 marzo 1979 nella sala d’aspetto di un medico dove aveva accompagnato il figlio di 10 anni, per una visita. "Sono canaglie", conclude il giornalista.

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