"Pronti a sciopero a oltranza". Così i taxisti fuori da Palazzo Madama, in corso Rinascimento a Roma, dove si sono riuniti con i loro mezzi per protestare contro quella che definiscono "sanatoria pro Uber" (FOTO). Oltre a Roma, proteste a Milano e Torino. Nel mirino della categoria il Milleproroghe che ha ottenuto il via libera del Senato, accusato di favorire servizi alternativi come Uber o il noleggio senza conducente.
Con riferimento ai blocchi del servizio taxi in alcune città, a partire dalla giornata del 15 febbraio, l'Autorità di garanzia per gli scioperi ha scritto alle Organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative, "eccependo la violazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero, con riferimento al mancato rispetto dell'obbligo del preavviso di 10 giorni, della mancata predeterminazione della durata dell'astensione e del mancato rispetto della garanzia delle prestazioni indispensabili".
L'Autorità, tra l'altro, ha invitato i sindacati "a porre in essere le iniziative idonee a far cessare ogni disservizio, adoperandosi, altresì, fattivamente affinché i propri iscritti rispettino scrupolosamente le previsioni contenute nella legge".
Il Codacons depositerà un esposto urgente alle Procure della Repubblica di Roma, Milano e Torino, chiedendo di aprire una indagine sulla protesta. "Ciò che sta avvenendo in queste ore è gravissimo e intollerabile - spiega l'associazione dei consumatori - senza alcun preavviso gli utenti sono stati privati di un servizio pubblico, con immensi disagi per i cittadini che in diverse città non riescono a reperire un taxi. Addirittura a Roma si è arrivati a bloccare la circolazione in centro e sono rimasti scoperti gli scali di Fiumicino e Ciampino".
Il ministero convocherà tutte le sigle sindacali dei taxi per un incontro martedì prossimo, 21 febbraio. E' quanto si legge in una nota del Mit, in cui si puntualizza che è pervenuta a ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, segreterie del ministro Delrio e del niceministro Nencini, la richiesta da parte delle sigle Unica Cgil e Uritaxi di un incontro in tempi brevi con tutte le sigle sindacali.
Per il presidente dell'Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, si tratta di "colmare un vuoto normativo e favorire forme di trasporto innovativo come la sharing economy" afferma in una nota, annunciando nuove proteste per il 22 a Roma.
"La normativa attuale - rileva Dona - è antidiluviana e impedisce qualunque forma di concorrenza e di innovazione. Ecco perché il legislatore, per una volta, dovrebbe non farsi condizionare dalle solite proteste di piazza dei tassisti e fare il proprio dovere".
"Nessuna norma danneggia i tassisti. Vanno semplicemente regolamentati i servizi tecnologici per la mobilità che consentono di intercettare una nuova domanda di servizi. I giovani, infatti, utilizzano poco i taxi e preferiscono le piattaforme di sharing. Si tratta quindi di ampliare l'offerta, per intercettare una nuova domanda, che altrimenti resterebbe inevasa" conclude Dona.
L'Unione nazionale consumatori chiede: individuazione nelle regioni degli ambiti territoriali di riferimento per tutti i servizi di trasporto di passeggeri non di linea, possibilità di praticare sconti (fissazione di una tariffa massima) e cumulare licenze, eliminazione, per il servizio di noleggio con conducente, dell'assurdo obbligo di dover rientrare in rimessa dopo ogni singolo servizio e previsione, per servizi come Uber, di requisiti di idoneità del guidatore e del veicolo: assicurazione per responsabilità civile aggiuntiva, conducente con più di 21 anni e almeno 3 anni di guida, nessun provvedimento di sospensione della patente, riconduzione al regime del lavoro occasionale delle prestazioni dei conducenti non professionisti.