L'uomo, in servizio presso lo Stato maggiore della Difesa, è in carcere. Documenti fotografati dal pc e salvati in una 'pennetta'
E’ Walter Biot l'ufficiale della Marina arrestato per spionaggio ieri dai Carabinieri del Ros. L’ufficiale è in servizio presso lo Stato maggiore della Difesa. Il capitano di fregata è stato trasferito in carcere ed è accusato di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico-militare, spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione. Biot è effettivo al III Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, l'ente incaricato tra le altre cose di gestire le relazioni internazionali sulla base delle attribuzioni conferite al Capo di Stato Maggiore nel contesto del quadro normativo di riferimento.
Tra le delicate mansioni svolte nel reparto in cui lavorava Biot (che negli scorsi anni aveva lavorato anche nello staff dell'Ufficio Relazioni Esterne di Smd) anche il coordinamento in ambito Stato Maggiore e per gli aspetti di competenza dei rapporti con organi esterni all'Amministrazione Difesa (compresa quindi la gestione di dossier classificati che riguardano comandi alleati, Nato e le ambasciate straniere) per armonizzare in un'unica visione politico-militare le esigenze e i programmi della Difesa.
Biot avrebbe fotografato documenti militari classificati dal monitor del computer e li avrebbe scaricati in una ‘pennetta’ poi consegnata a un ufficiale delle forze armate russe. La sim, che è stata sequestrata, verrà ora analizzata dagli investigatori. Biot avrebbe ceduto documenti di natura militare in cambio di 5mila euro. Secondo quanto si apprende, i 5mila euro ricevuti in cambio dall’ufficiale russo erano all’interno di scatole.
La Procura militare di Roma ha quindi aperto un fascicolo sul caso. E il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha intanto annunciato l'espulsione di due funzionari russi.