"Faremo subito le verifiche sulle case che erano state considerate agibili dopo il sisma di due mesi fa. Ho parlato con il premier Renzi e lo ringrazio per gli impegni assunti, ma gli ho chiesto di dare a noi sindaci più squadre di tecnici in modo da poter sapere chiaramente e in tempi celeri quali edifici sono da abbattere e quali soltanto da puntellare, altrimenti qui si rischiano altre vittime fra i cittadini e si mettono a rischio gli stessi soccorritori". Così il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi all’Adnkronos. "Io qui ad Amatrice ho solo una squadra, composta da un tecnico del Comune e un tecnico paesaggistico, che si occupa delle verifiche sulla stabilità, ma li devo tenere impegnati anche sulla viabilità - spiega -. E cosa dico alle persone che vivono nei borghi, in edifici lesionati, fuori dalla zona rossa, e che abbiamo fatto rientrare in casa? I cittadini hanno paura e chiedono certezze".
"Ormai ciò che è distrutto è distrutto, amen, ma senza il personale tecnico che ci dice qual è la situazione noi sindaci non possiamo prendere decisioni - sottolinea Pirozzi -. Oggi abbiamo avuto tre feriti, fortunatamente non gravi, perché sono caduti a terra, mentre scappavano dalle abitazioni”.
Il sindaco di Amatrice riferisce poi sullo stato della zona rossa, diventata ormai un cumulo di macerie. Ma resta un barlume di speranza perché le torri, simbolo della città, non sono interamente crollate, sottolinea Pirozzi. "Per quanto riguarda la torre civica, è crollata soltanto la parte superiore, quella con la campana, ma la struttura è ancora in piedi – conclude – barcolla ma resiste".