L'infettivologo: "Presto per toglierla anche se tutti vaccinati, con variante Delta attenzione a non abbassare la guardia"
"Quella di usare ed estendere i test salivari per il rientro a scuola mi sembra una bella idea, sono facili da usare anche per i genitori e poco invasivi per i ragazzi più piccoli. Possono essere un buon sistema di monitoraggio di massa" di Covid-19 "che permetterà di avere, se non un dato giornaliero, almeno uno settimanale". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, commentando una possibile estensione dei test salivari a scuola, anche oltre gli istituti 'sentinella'. L'esperto però ribadisce che, per quanto riguarda i comportamenti da rispettare in classe, "la mascherina va tenuta: è ancora presto per toglierla in aula, anche se tutti gli studenti sono vaccinati e anche se facciamo lo screening - avverte - soprattutto in questa fase in cui circola la variante Delta".
"Questo tipo di screening" salivare "potrà darci il reale impatto dell'epidemia sulla scuola e anche permettere di scoprire focolai e contingentarli in tempi brevi", aggiunge Andreoni. In termini di efficacia, i test salivari "hanno una buona efficacia - dice l'infettivologo - Certo sono test di secondo livello rispetto al tampone Pcr che rimane quello di riferimento. Hanno una sensibilità inferiore, ma sono lo strumento giusto da applicare nel monitoraggio sanitario di una popolazione ampia come può essere quella scolastica".