Al lancio di bottiglie, gli agenti hanno risposto con gli idranti. Salvini dal Paladozza: "Squadristi qui fuori, quelli rossi"
Idranti contro i manifestanti del corteo dei centri sociali partiti da Piazza San Francesco dopo il lancio delle bottiglie contro le forze dell’ordine, dislocate a chiudere l’accesso di Via Reno. A poca distanza, al Paladozza di Bologna, Matteo Salvini sta per lanciare Lucia Borgonzoni alla presidenza dell'Emilia-Romagna.
"Salvini questa notte non dorme sereno". Più di 2mila persone alle 18 si sono radunate in piazza San Francesco al grido "Bologna non si Lega" per poi sfilare per le vie del centro di Bologna attorno a piazza Azzarita, sede del palazzetto. Erano le 19.30 e lì c'erano le forze dell’ordine a bloccare l’accesso. Dal corteo è partito allora un lancio di bottiglie e fumogeni, a cui le forze dell’ordine hanno risposto con gli idranti per disperdere la folla.
Dopo il lancio di bottiglie, petardi e palloncini pieni di vernice contro le forze dell'ordine che bloccavano gli accessi al Paldozza, il corteo ha proseguito su via San Felice, per poi svoltare su viale Silvani, bloccando il traffico. Quindi, i collettivi sono tornati indietro, passando per via Lame fino a riunirsi nuovamente in Piazza San Francesco, dove hanno celebrato l'alta partecipazione alla manifestazione con i fuochi d'artificio.