Cecconi, legale dell’ex premier e fondatore di Forza Italia, imputato nel processo milanese: "Condizioni salute peggiorate, medici preoccupati"
Silvio Berlusconi, imputato nel processo milanese cosiddetto Ruby ter, è affetto da "long Covid, aggravato da patologie preesistenti" e si "trova in una condizione in cui necessita di riposo assoluto" per evitare "la recrudescenza" degli episodi che lo hanno colpito. Ad affermarlo Federico Cecconi, legale dell’ex premier e fondatore di Forza Italia, intervenendo in aula. Il quadro clinico, ha continuato, "viene visto ancora come oggettivamente indeterminato" e "non si può escludere una sorta di cronicizzazione" delle sue condizioni, ha aggiunto.
Nelle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, "per quello che ho avuto modo di leggere, c’è stato sicuramente un moderato miglioramento nel periodo estivo, che però invece negli ultimi tempi è stato al tempo stesso condizionato da diversi e importanti episodi, soprattutto di fibrillazione atriale, che sono quelli che maggiormente preoccupano i medici in termini di stabilità delle condizioni generali, e inevitabilmente hanno ripercussioni sotto il profilo strettamente giuridico", aveva già detto Cecconi aggiungendo che il processo milanese cosiddetto Ruby ter è "grottesco" dal punto di vista del principale imputato, Silvio Berlusconi, "dove la contestazione è basata su una sua generosità del tutto svincolata da quella che sono in realtà ragioni ipotizzate", ha detto ancora Cecconi.
La capacità di stare nel processo di Berlusconi, ha continuato il legale, "è un problema legato" alle sue condizioni di salute, "che possono essere destabilizzanti anche perché incominciamo ad avvicinarsi a una serie di fasi processuali, come ad esempio l’interrogatorio dove la sua presenza è inevitabilmente importante".