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Roma, nuova illuminazione per la Sinagoga

Roma, nuova illuminazione per la Sinagoga
07 febbraio 2019 | 21.22
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Nuovo progetto di illuminazione artistica permanente per la Sinagoga della Capitale. Roma Capitale e Acea hanno infatti firmato questo progetto e questa sera si è svolta l'accesione ufficiale dell'illuminazione alla presenza della sindaca di Roma Virginia Raggi, del Rabbino Capo Riccardo Di Segni, della presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello e della presidente di Acea Michaela Castelli.

Il Tempio Maggiore di Roma, dunque, è stato illuminato con un intervento che ne valorizza gli elementi caratteristici a partire dalla cupola a padiglione, dal tamburo e dalle 12 finestre che lo orlano. Anche in questo caso, in continuità con quanto già realizzato per le altre illuminazioni artistiche curate da Acea, è stata utilizzata la tecnologia a Led di ultima generazione che permette un’ampia possibilità di impiego di ottiche di precisione in grado di direzionare la luce nelle aree interessate evitando dispersioni di flusso e con un notevole risparmio di energia elettrica rispetto ad un impianto tradizionale.

Complessivamente sono stati installati 44 proiettori di diversa potenza e luminosità, in grado di mettere in risalto i numerosi elementi che caratterizzano la struttura architettonica. Tutti gli apparecchi di illuminazione sono stati posizionati in modo da non alterare la percezione del complesso architettonico e nel rispetto di tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente. Il quadro elettrico è munito di orologio astronomico per regolare automaticamente le accensioni e gli spegnimenti secondo il ciclo dell’alternanza luce/buio, che varia a seconda delle stagioni.

Per Acea si tratta dell’ultimo progetto, in ordine cronologico, della lunga serie di illuminazioni artistiche realizzate nel corso degli ultimi mesi a Roma e area metropolitana come il Palatino, la Piramide Cestia e Porta San Paolo, Piazza del Campidoglio e il Castello di Santa Severa.

“L’illuminazione artistica della cupola della Sinagoga rientra in un percorso di valorizzazione della nostra Capitale che vuole mettere in evidenza gli spazi della città e della sua storia attraverso una chiave di lettura particolare - ha detto Raggi - Grazie alla collaborazione con Acea e a un’accurata progettazione, l’armonia dei volumi e la percezione delle ombre regalano al Tempio Maggiore e all’intero quartiere ebraico una connotazione emotiva che è parte della memoria della Capitale".

"Offrono a chi guarda l’opportunità di apprezzare non una vista di sfuggita, ma un’osservazione dei dettagli capace di evidenziare le architetture anche nei loro aspetti simbolici e religiosi permettendo, in tal modo, di godere appieno della bellezza di luoghi e di forme. - ha aggiunto la sindaca - Così Roma, facendo luce sulla storia, sarà attenta custode non solo della determinazione di un popolo che da sempre tramanda e tutela con forza la propria identità, ma anche delle emozioni che un impatto visivo tanto potente produrrà in quanti lo osserveranno”.

“Il Tempio Maggiore è l’emblema della presenza ebraica in questa città - ha affermato Dureghello - Una struttura maestosa edificata dopo trecento anni di reclusione nel Ghetto dagli ebrei romani per condividere e affermare la propria dignità e le radici storiche e culturali della nostra presenza in questa città. Un luogo vivo che simboleggia un ebraismo che contribuisce al bene della collettività e che è parte del patrimonio artistico della città di Roma. Sono riconoscente al Comune di Roma per l'attenzione mostrata nella valorizzazione di luoghi come questi, dal grande valore culturale e religioso".

"Da oggi, grazie al lavoro realizzato da Acea, la luce della cupola del Tempio Maggiore si irradierà anche all’esterno: - ha aggiunto Dureghello - è un messaggio significativo non solo perché segue altre illuminazioni importanti di luoghi simboli della città ma anche perché contribuisce a portare luce in un momento in cui il buio del pregiudizio e dell'ignoranza si riaffacciano”.

“L’illuminazione della cupola del Tempo Maggiore - ha dichiarato Castelli - uno dei più grandi d’Europa e punto di riferimento di una Comunità le cui radici si intrecciano con quelle di Roma da oltre due millenni, è un ulteriore segnale di attenzione rivolto alla Città. Acea, quindi, ha deciso di progettare e realizzare un intervento di illuminazione artistica che è stato studiato appositamente per rendere ancora più visibile questo monumento, esaltandone la bellezza. Uno degli obiettivi di Acea è, infatti, quello di contribuire direttamente alla valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico e culturale della Capitale. Lo facciamo grazie all’uso sapiente dell’illuminazione, che a Roma gestiamo da oltre un secolo”.

Riccardo Di Segni ha commentato che “ogni Sinagoga è un piccolo santuario con una scintilla della luce che brillava nel Tempio di Gerusalemme. Molti hanno voluto oscurare questa luce e riportarci nel buio. La grande Sinagoga di Roma è luogo simbolo di sofferenza e di persecuzione ma anche di resistenza, di pace di amicizia. La Sinagoga di Roma che si accende di nuova luce rinnova questa promessa e ci aiuta illuminando la giusta via”.

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