Battesimo show per la Nuvola, l'opera firmata dall'architetto Massimiliano Fuksas e dalla moglie Doriana, realizzata dopo 18 anni di lavori tra mille polemiche per la travagliata gestazione e la spesa di circa 240 milioni di euro. Passaggi che Virginia Raggi non ha mancato di ricordare, puntando l'indice contro le gestioni del passato. Dalla platea è partita una sonora contestazione nei confronti del sindaco (Guarda il video). "Mi dispiace voi la pensiate cosi", si è limitata a ribattere. Lasciando il palco, al momento di salutare il presentatore della cerimonia, l'attore Cesare Bocci, Raggi ha aggiunto: "Certe cose vanno dette".
"Eccezionale e imponente. Questa la nostra risposta a chi immagina che Roma e gli italiani non sono più capaci di meravigliare; è una risposta a chi vuole descriverci sempre male. Roma sta cambiando e questo è uno dei segni del cambiamento", ha detto inoltre la Raggi nel suo discorso. "Non voglio, certo, prendere i meriti della realizzazione di questa opera che ha visto la nostra amministrazione impegnata soltanto in questi ultimi mesi prima di questa inaugurazione - ha aggiunto - Un'opera iniziata molto, troppo tempo fa". "L'inaugurazione della 'Nuvola' può essere vista come una spinta verso il futuro, una vittoria - certo - che però non deve farci dimenticare i grandi errori del passato", ha sottolineato la sindaca ricordando che ci sono voluti "molti anni e costi lievitati" per realizzare l'opera. "Abbiamo intenzione di rilanciare questa città e questo quartiere e in questo chiediamo l'aiuto del governo, un patto per Roma", ha detto ancora la prima cittadina secondo cui "i romani e il Paese lo meritano e lo attendono".
Quanto all'Eur, "questa amministrazione sta già lavorando per rilanciare un'area così importante". La Nuvola, ha concluso Raggi, si inserisce nel rilancio di un quartiere che "deve e può tornare a pulsare".
Più di mille persone tra gli invitati. "Diciotto anni fa era semplicemente un sogno, un progetto ardito. E ora è diventata realtà", ha detto Renzi nel suo intervento rendendo omaggio agli ex primi cittadini della Capitale che "hanno sognato un luogo come questo". La Nuvola può "diventare il luogo in rilanciare le grandi speranze dell'Italia", ha aggiunto. "In questi due anni e mezzo non abbiamo potuto realizzare i nostri sogni. Abbiamo dovuto realizzare quelli di prima: l'Expo, la Salerno-Reggio Calabria... tutte opere da cui ti consigliavano di stare alla larga" ma occorre accettare "le sfide" per un'Italia che "non ha paura e che guarda al futuro con determinazione". "L'Italia ha tutte le condizioni per farcela, ma dobbiamo smettere di pensare che il nostro tempo è solo il passato. La nostalgia è un sentimento meraviglioso, ma più bella è la speranza di costruire il Paese dei nostri sogni per i nostri figli. Possiamo farlo se ciascuno di noi collabora", ha sottolineato Renzi parlando poi di "assoluta disponibilità del governo a siglare un patto per Roma"concluso il premier.
"Finalmente la Nuvola è maggiorenne, il nostro progetto è diventato adulto e lo consegniamo alla città", ha detto Doriana Fuksas, moglie dell'archistar Massimiliano, durante l'inaugurazione.
Prima del taglio del nastro da parte della sindaca Raggi, con il premier e le autorità, lo show dal titolo 'Tra Roma e cielo' è durato quasi due ore, tra le coreografie aeree di Daniele Ezralow, i passi di Richardson, il violoncello di Mario Brunello, la direzione artistica di Giampiero Solari. Ha dato forfait invece il cantante Michael Bublè, per motivi di salute, come ha spiegato Bocci. A conclusione della serata l'Inno alla gioia cantato da un coro, con tante voci bianche. Al termine dell'esecuzione Renzi ha voluto salutare i bambini: "Ciao, siete stati bravissimi". Ad alcuni ha chiesto la mano, "dai batti il cinque!".