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"Qui è in gioco la vita di Marcello", la rabbia della moglie di Dell'Utri

La donna opo la decisione degli avvocati di Berlusconi di depositare una memoria con l’evidenza dell’iscrizione sul registro degli indagati a Firenze dell’ex premier per le stragi del ’93

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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25 settembre 2019 | 15.46
LETTURA: 2 minuti

di Elvira Terranova
"Sorpresa, rabbia, incredulità. E una grandissima amarezza”. A quanto apprende l’Adnkronos sono questi i sentimenti espressi dall’entourage di Marcello Dell’Utri dopo la decisione degli avvocati di Berlusconi di depositare una memoria con l’evidenza dell’iscrizione sul registro degli indagati a Firenze dell’ex premier per le stragi del ’93. Una circostanza, quella dell’iscrizione, che sottintende alla decisione degli avvocati di Berlusconi di non far deporre il Cavaliere al processo sulla Trattativa Stato-Mafia.

“Sorpresa, rabbia, incredulità e una grandissima amarezza” perché sia i legali di Dell’Utri, sia la famiglia, sia tutte le persone che sono state, e sono vicine all’ex senatore di Forza Italia scarcerato solo a seguito delle gravissime condizioni di salute, contavano sulla deposizione di Berlusconi che sarebbe stata fondamentale sulle minacce allo stesso ex premier. Come indagato, Berlusconi si potrà avvalere della facoltà di non rispondere.

Bocche cucite in famiglia. Miranda Dell’Utri all’Adnkronos affida solo poche parole: “E’ meglio che non parlo, meglio che non dico quello che penso. Ricordo solo che la testimonianza di Berlusconi era stata ritenuta decisiva persino dalla Corte di Assise d’Appello di Palermo. Qui c’è la vita di Marcello in gioco…”.

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