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Terremoto, Zambrano: "Solo 25% case sicure, serve legge 'certificazione antisismica'"

 AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE - AFP
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24 agosto 2016 | 20.57
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Solo una piccola percentuale degli edifici in Italia è sicura e per questo serve una legge per imporre una certificazione per ogni edifici in grado di garantire che gli stessi non crollino sotto le scosse di un terremoto. A parlare all'Adnkronos è Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri. "In Italia si continua a investire poco in prevenzione e dopo ogni terremoto cambia sempre troppo poco", dice a poche ore dal sisma che ha colpito l'Italia centrale.

Solo le nuove costruzioni sono costruire seguendo le tecniche antisismiche, "stiamo parlando di una percentuale del 25%", ma il Belpaese è costituito in gran parte da "un patrimonio storico vecchio, con edifici ancora costruiti in pietra o materiali non sempre resistenti". Ma a impedire che possa prender piede una cultura della prevenzione è anche "l'ipocrisia di fondo che c'è. E' assurdo constatare come in una compravendita di un immobile venga chiesto il certificato di classe energetica e non un documento che attesti l’adeguamento dello stesso alle norme antisismiche. Per legge viene imposta la revisione delle auto eppure non siamo pronti a investire, spendere soldi, per proteggerci dai terremoti".

Per Zambrano "Occorrono norme semplici che consentano di intervenire nei centri storici e non solo. La conoscenza del livello di sicurezza di un edificio deve diventare parte essenziale della sua carta di identità". Difficile calcolare quanto potrebbe costare mettere 'a norma' gli edifici lungo la Penisola - non esiste una zona più sicura in Italia - ma il bilancio in termini di vite diventa sempre più grave.

I paesi colpiti dal sisma "possono sicuramente essere ricostruiti mantenendo il tessuto edilizio. E' la direzione da seguire, evitando di ripetere gli errori commessi nel passato con le new town che, alla lunga, hanno un impatto sociale insostenibile. L'importante, però, è fare presto. Noi ingegneri siamo a disposizione per la scrittura di regole precise che superino le pastoie burocratiche e consentano alle persone di rientrare al più presto nelle proprie abitazioni". E annuncia: "Nell'immediato, noi già da venerdì metteremo a disposizione 1600 ingegneri che si occuperanno di valutare le condizioni delle singole abitazioni, in modo da consentire a una parte dei cittadini colpiti di rientrare in casa nelle massime condizioni di sicurezza".

Nel nostro Paese "è necessaria un’intensa azione di verifica della sicurezza delle costruzioni. Bisogna intervenire senza perdere più tempo, bisogna smettere di ricordarsi dopo che la sicurezza degli edifici è vitale. Sarebbe importante - conclude Zambrano - ottenere dei risultati su questo terreno perché si potrebbero dirottare preziosi fondi europei sulla riduzione del rischio sismico".

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