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Prefetto Perugia: “Chi non sa che il figlio si droga deve suicidarsi”. Alfano: “Inaccettabile, verrà rimosso”

Dopo le affermazioni di Reppucci, l’intervento del ministro dell’Interno: “Non può restare lì né altrove”. Il premier Renzi: “Frasi inaccettabili, grato ad Alfano”. Ma il prefetto si giustifica: “Sono stato frainteso, il mio discorso era molto più articolato. Non volevo colpevolizzare le famiglie”

Prefetto Perugia: “Chi non sa che il figlio si droga deve suicidarsi”. Alfano: “Inaccettabile, verrà rimosso”
21 giugno 2014 | 18.45
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“Ho sentito le dichiarazioni del prefetto di Perugia. Sono gravi e inaccettabili. Non può restare lì né altrove. Assumerò immediati provvedimenti’’. E’ quanto afferma il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, dopo le dichiarazioni del prefetto di Perugia Antonio Reppucci. Un’intervento apprezzato dal premier Matteo Renzi che da twitter ribadisce: “Le frasi del Prefetto di Perugia sono inaccettabili, specie per un servitore dello Stato. Sono grato al Ministro Alfano per l’intervento”.

Il prefetto, nella conferenza stampa di giovedì con i vertici delle forze dell’ordine perugine e con il procuratore generale - convocata per ribattere al servizio della trasmissione ‘Anno Uno’ in cui si parlava della situazione legata allo spaccio a Perugia - aveva detto tra l’altro che ‘’la droga a Perugia è un problema come lo è in tutte le altre città. Noi forze dell’ordine siamo in guerra, ma le famiglie devono fare di più: chi si accorge di avere un figlio drogato deve ammettere un fallimento’’. E anche che ‘’Una mamma, un genitore che non si accorge che il proprio figlio fa uso di droga è una fallita, si deve solo suicidare. Mio padre mi avrebbe tagliato la testa’’. Le parole del prefetto, riprese in un video e diffuse dal sito di informazione Umbria24.it, hanno fatto il giro del web.

Ma poi Reppucci ha addrizzato il tiro. ''Il mio intento non era colpevolizzare le famiglie. Io volevo dire che dobbiamo fare squadra tutti insieme, istituzioni, forze dell'ordine e famiglie per vincere la guerra contro la droga. Sono stato frainteso, il mio era un discorso molto più articolato'', ha detto all’Adnkronos dopo essere finito al centro di un botta e risposta con il procuratore facente funzioni di Perugia Antonella Duchini. La Duchini ieri aveva diramato una nota in cui affermava di ''dissociarsi in maniera netta" dalle affermazioni di Reppucci.

Il prefetto ribadisce che ''si deve vedere tutto il contesto in cui mi sono espresso, poi erano presenti i vertici delle forze dell'ordine e nessuno ha avuto da ridire. Il mio discorso comunque era molto più articolato: non ho detto che tutte le mamme sbagliano, quindi non tutte le mamme si devono sentire chiamate in causa. Si deve anche capire il senso di un ragionamento''. Quello di cui è comunque convinto è che ''serve una responsabilizzazione maggiore da parte delle famiglie'', perché ''le istituzioni e le forze dell'ordine da sole non possono vincere la guerra contro la droga''.

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