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L'indagine

Pena di morte, 1 studente italiano su 2 è a favore

(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
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11 ottobre 2015 | 12.50
LETTURA: 4 minuti

Nessuno tocchi Caino? Non proprio, o almeno non per molti studenti: 1 su 2 è infatti a favore della pena di morte, spesso anche in casi in cui la colpa non ha nulla a che fare con l’omicidio. E' quanto si legge su 'Skuola.net' che, in occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte indetta da Amnesty International', ha condotto un’indagine su circa 2mila studenti. E non importa se il colpevole è un minorenne (per 2 ragazzi su 5), né se sia in grado di intendere e di volere (per il 43% degli intervistati). In ogni caso c'è un 39% che applicherebbe la pena capitale solo a casi veramente gravi e un 10% che la applicherebbe sempre. E chi invece è contrario a questa pena, non ci va tanto più leggero: l'ergastolo in carcere duro, stile 41 bis, vince sulle altre condanne il 32% delle volte.

I teenager insomma sembrano voler andare giù di mano pesante quando si tratta di infliggere punizioni esemplari. Tanto che condannerebbero a esalare l’ultimo respiro gli autori di omicidi di ogni ordine a grado. Una sorta di legge del taglione da infliggere a chi si è macchiato di aver ucciso, a partire dai pluriomicidi (circa 1 favorevole su 3). Il 15% applicherebbe invece la condanna definitiva in casi di omicidi a scopo terroristico e un altro 12% solo quando a essere colpiti sono i bambini. Ma anche quando la colpa non ha visto nessun morto sulla coscienza del condannato, gli studenti sono duri: chi stupra o commette atti di pedofilia non merita comunque di vivere per il 14% degli intervistati. Poi si torna di nuovo a voler punire l’omicidio, che la vittima sia una donna (6%) o chiunque altro (5%). Solo il 3% dei teenager sostenitori della pena di morte abbasserebbe il pollice in casi di omicidio a stampo mafioso.

Nemmeno chi si dichiara contrario alla pena di morte ha la mano leggera: il 32% degli studenti intervistati darebbe il carcere duro (41 bis) in casi particolarmente gravi e violenti, mentre il 29% 'concederebbe' l’ergastolo per così dire 'semplice'. Più magnanimo il 28% dei contrari, che infliggerebbe ai condannati per crimini particolarmente pesanti un carcere lungo accompagnato da una rieducazione. Uno su 10 sarebbe ancora favorevole ai lavori forzati e, addirittura, un 2% infliggerebbe pene corporali in pieno stile medievale.

Ma forse, domanda agli studenti Skuola.net, parlate in questi termini perché non sono abbastanza informati sul tema. Colpa della scuola? Forse - si legge - A non averne mai parlato tra i banchi è circa il 60% degli intervistati, anche se il 63% vorrebbe affrontare di più l’argomento.

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