Il portavoce del Vaticano: "I parametri emodinamici e respiratori sono stabili"
"Papa Francesco ha trascorso una giornata di riposo" al Policlinico Gemelli di Roma dove è ricoverato. "Lo staff medico che segue il decorso post operatorio del Pontefice informa che si è alimentato con una dieta idrica. I parametri emodinamici e respiratori sono stabili. Il decorso post operatorio risulta regolare". Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni. Ieri il Pontefice è stato sottoposto a un intervento all'intestino.
“Nel pomeriggio di oggi, Solennità del Corpus Domini, ha ricevuto l’Eucarestia. Tra i tanti messaggi di vicinanza è stato colpito dall’affetto della famiglia del piccolo Miguel Angel, battezzato da Papa Francesco lo scorso 31 marzo durante la visita nei reparti di oncologia pediatrica e neurochirurgia infantile dell’ospedale, che gli ha inviato un poster di auguri di pronta guarigione. Il Santo Padre ha voluto personalmente ringraziare la mamma con una breve telefonata”, spiega Bruni.
Come ha spiegato ieri Sergio Alfieri, il chirurgo che ha eseguito l’intervento, "il Santo Padre è stato sottoposto all'intervento chirurgico programmato per un laparocele incarcerato in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati. Tale laparocele causava al Santo Padre, da alcuni mesi, una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente".
"L'intervento chirurgico e l'anestesia generale si sono svolti senza complicazioni. Il Santo Padre ha reagito bene", ha fatto sapere il chirurgo.
"Alla domanda se sentisse dolore a seguito dell’intervento, il Santo Padre ha risposto più con cenni della testa che con le parole, rassicurando tutti noi che stava bene e che non provava alcun dolore fisico. Sono state queste le prime battute che abbiamo scambiato con Papa Francesco poco dopo il suo trasferimento nell’appartamento riservato al Pontefice nel Reparto Solventi”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Antonelli, direttore dell’Unità operativa complessa Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs.
Dopo l’intervento, durato circa tre ore, poco prima delle 18 il Papa ha lasciato la sala operatoria ed è stato trasferito nel Reparto Solventi, al 10° piano del Policlinico. "Dormiva ancora" spiega Antonelli, poi al risveglio "gli abbiamo chiesto come si sentisse, e lui ci ha detto che stava bene". La stanza del Pontefice è dotata anche di una vera e propria Terapia intensiva. "È così da quando fu allestita nel 2005, in occasione dell’ultimo intervento chirurgico a cui venne sottoposto Papa Giovanni Paolo II", conclude.