Lo stop sarà efficace fino al 27 giugno
E’ stata accolta dal Tar di Trento la domanda cautelare proposta da diverse associazioni animaliste per la sospensione dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4. Lo stop all’abbattimento sarà efficace fino al 27 giugno, termine ultimo per le parti per proporre motivi aggiuntivi, mentre l’udienza di merito è stata fissata per il 14 dicembre.
L'orsa Jj4 è ritenuta responsabile dell’uccisione del runner Andrea Papi avvenuta lo scorso 5 aprile nei boschi di Caldes.
Il Tar di Trento ha sospeso anche l’ordinanza di abbattimento per l’orso Mj5. "La vita degli orsi JJ4 e Mj5 per ora è salva – scrive la Lav su Fb - Le possibilità di trasferirli sono concrete e reali e depositeremo il progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio sicuro che sosterremo a nostre spese’’.
“La decisione presa oggi dal Tar di Trento di sospendere l’abbattimento degli orsi Jj4 e di Mj5 rappresenta una prima buona notizia. Il nostro auspicio - dichiara Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente - è che quanto accaduto in Trentino nei mesi scorsi apra una riflessione importante, accompagnata da interventi concreti non più rimandabili, sul futuro e sul miglioramento della gestione dell’orso bruno sulle Alpi e la coesistenza con l’uomo partendo dal fatto che in natura il rischio zero non esiste. Quello che serve mettere in campo è un nuovo approccio e metodo unito al rafforzamento del Pacobace. Serve da un lato un nuovo patto tra le istituzioni, gli enti che si occupano di conservazione, in primis le aree protette, e le comunità locali. Dall’altro lato la gestione dell’orso bruno sulle Alpi, insieme a quella degli altri animali selvatici, deve essere affrontata come una questione nazionale di ampio respiro attraverso un piano strategico che abbia un approccio scientifico e persegua l’obiettivo della coesistenza".