L'avvocato Liberio Cataliotti, difensore di Danish Hasnain: "A questo punto mi stupirei se altrettanto non avvenisse per la moglie"
"Innanzitutto il mio plauso va alle istituzioni, così come ampiamente collaborative anche solo per far entrare in Italia la moglie del mio assistito, altrettanto va detto oggi. Poi credo che alla giustizia si sia assicurato, non voglio dire un colpevole perché non sono un pubblico ministero, ma certo un protagonista principale della vicenda e credo che questo per la verifica della verità processuale sia un risultato prezioso". Lo afferma all'Adnkronos l'avvocato Liberio Cataliotti, difensore di Danish Hasnain, zio di Saman e imputato nel processo per l'omicidio a Novellara della nipote, commentando l'ok della Corte pakistana all'estrazione di Shabbar Abbas, il padre della 18enne uccisa per essersi opposta a un matrimonio combinato dalla famiglia nel suo paese d'origine.
"A questo punto mi stupirei che altrettanto (l'estradizione, ndr) - continua l'avvocato - non avvenisse per la moglie". Nazia Shaheen, infatti, è fuggita insieme al marito subito dopo la scomparsa della figlia, il 30 aprile 2021. "Se passa il principio che è praticabile l'estradizione in relazione a uno, non vedo perché non sia in relazione anche all'altra, accusata al pari di Shabbar".
(di Silvia Mancinelli)