Magistrati al lavoro per individuare altri partecipanti all'assalto della Cgil
Manifestazione No Green pass di Roma, "bastoni, spranghe di ferro e altri oggetti atti ad offendere" sono stati utilizzati negli scontri avvenuti nel corso della protesta di sabato scorso. E’ quanto emerge dalla richiesta di convalida dell’arresto che la Procura di Roma ha avanzato nei confronti dei sei arrestati a cui viene contestata la resistenza e minaccia pluriaggravata a pubblico ufficiale in concorso e devastazione. Si tratta dei leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore, del leader del gruppo ‘Io apro’ Biagio Passaro, di Luigi Aronica, ex Nar, di Pamela Testa, di Salvatore Lubrano che domani compariranno davanti al gip per l’interrogatorio di convalida. L’atto istruttorio avverrà in videoconferenza.
Nel capo di imputazione si afferma che i sei e altre persone non ancora identificate “in concorso tra loro” hanno “usato violenza e minaccia nei confronti di agenti di polizia di stato che stavamo svolgendo un atto del loro ufficio” in particolare alle forze dell’ordine che avevano “creato un cordone volto ad evitare azioni di violenza e posto anche a tutela del sindacato”. I pm contestano l’aggravante di avere minacciato e aggredito “gli operanti in numero superiore a 5 persone nel corso delle manifestazione e commettendo il fatto con bastoni, spranghe di ferro e altri oggetti atti ad offendere”.
Prosegue intanto il lavoro dei magistrati della procura di Roma che indagano sugli scontri e l’assalto alla storica sede della Cgil. Le indagini puntano a identificare gli altri soggetti, oltre ai 12 già coinvolti nei due filoni d'inchiesta principali, che hanno preso parte all’assalto della sede del sindacato. All’attenzione dei pm anche una decina di video dove si nota anche un uomo a torso nudo con un tatuaggio che riproduce due ali. Una ricostruzione di quanto avvenuto sabato pomeriggio tra viale Washington e corso Italia è presente nel capo di imputazione. I sei e altri soggetti in via di identificazione “hanno commesso fatti di devastazione alla sede della Cgil facendo ingresso presso i locali previa rottura si una delle finestre con invasione in tutte le stanze e gravi danneggiamento di mobili e suppellettili compresi pc e altro materiale informatico commettendo il fatto nel corso di una manifestazione in luogo pubblico”.