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Cortei pro Palestina a Napoli e Torino, scontri con la polizia davanti sedi Rai: feriti

De Magistris: "A Napoli manganellate per chi ha chiesto il cessate il fuoco". M5S, Avs e Pd chiedono informativa urgente di Piantedosi

Napoli, scontri e disordini all'esterno della sede Rai (Fotogramma/Ipa)
Napoli, scontri e disordini all'esterno della sede Rai (Fotogramma/Ipa)
13 febbraio 2024 | 18.58
LETTURA: 4 minuti

Disordini e scontri tra manifestanti e polizia oggi davanti alle sedi Rai di Napoli e Torino durante i cortei pro Palestina: si registrano feriti.

A Napoli, dopo le polemiche al festival di Sanremo 2024 in seguito all'intervento di Ghali che ha chiesto "stop al genocidio", con la replica della Rai affidata a una nota letta da Mara Venier durante la trasmissione 'Domenica In', stamattina un centinaio di manifestanti pro Palestina si sono radunati all'esterno della sede Rai di viale Marconi. Dopo un'iniziale protesta pacifica, gli animi si sarebbero accesi, fino agli scontri. Cinque agenti sono rimasti feriti, colpiti da una sassaiola e da aste di bandiere. Anche cinque attivisti pro Palestina sono stati costretti a farsi medicare dopo gli scontri. Nessuno dei feriti è in gravi condizioni.

Durante la manifestazione il fotografo del quotidiano 'Il Mattino' è stato colpito da un manifestante. L'aggressione, a colpi di casco, è stata ripresa dalle tante telecamere presenti sul posto. Dai frame si vede chiaramente che il fotografo, impegnato sul posto per lavoro, viene colpito alla testa da un casco scagliatogli contro da un manifestante. Il fotoreporter si trovava nella zona cuscinetto tra il cordone della polizia e i manifestanti.

La questura di Napoli: "Pressione dei manifestanti"

La questura di Napoli ricostruendo quanto accaduto precisa che "la pressione esercitata dai manifestanti sui poliziotti ha schiacciato i reparti inquadrati verso la recinzione della sede Rai e ciò ha determinato una reazione di alleggerimento che ha chiaramente impedito l'interlocuzione con i manifestanti circa le loro reali intenzioni".

A quanto conferma la questura, "sono ricorsi alle cure mediche, in totale, cinque appartenenti alla Polizia di Stato, tra cui il dirigente del servizio di O.P., due dipendenti del Commissariato San Paolo e altri due operatori del Reparto Mobile di Napoli, che hanno riportato prognosi di 10 giorni (quattro operatori) e 20 giorni (un operatore)".

De Magistris: "A Napoli manganellate per chi ha chiesto il cessate il fuoco"

"Il bilancio per chi ha chiesto giustizia per il popolo palestinese, la fine dell'occupazione israeliana, il cessate il fuoco, lo stop al genocidio e ai crimini di guerra dei sionisti israeliani, è di molte manganellate, con teste aperte e molto sangue", afferma in una nota l'ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, presente agli scontri. "C'ero anche io per protestare contro l'uso politico della televisione pubblica da parte dell'amministratore delegato Roberto Sergio che schiera la radiotelevisione pubblica italiana a favore dello Stato d'Israele prendendo le distanze dal cantante Ghali che aveva osato parlare di genocidio", aggiunge l'ex sindaco. "Tutti si devono schierare: o con gli oppressi o con gli oppressori. Io starò sempre dalla stessa parte della storia: per la Palestina libera fino alla vittoria", conclude de Magistris.

M5S, Avs e Pd chiedono informativa urgente di Piantedosi

In Aula è intervenuta la deputata Gilda Sportiello (M5S) "per chiedere un'informativa urgente del ministro Piantedosi perché stamattina, a Napoli, degli attivisti che stavano pacificamente manifestando fuori dalla sede Rai sono stati manganellati, aggrediti e feriti per aver chiesto che la nostra informazione pubblica sia imparziale e racconti anche cosa sta accadendo in Palestina. Questo è il Paese che stiamo diventando, un Paese in cui chiedere il cessate il fuoco è proibito. Piantedosi venga a spiegarci cosa è successo".

Richiesta di informativa urgente condivisa da Pd e Avs. "Abbiamo visto immagini indegne di un Paese civile", ha detto Piero De Luca (Pd) chiedendo chiarezza e che Piantedosi "venga immediatamente a riferire in Aula". "Mi unisco alla richiesta - ha aggiunto Francesco Mari (Avs) - i manifestanti hanno tentato di affiggere uno striscione davanti alla sede Rai e questo ha provocato l'intervento delle forze dell'ordine".

Torino, tensione davanti alla sede Rai

Momenti di tensione questa sera anche davanti alla sede torinese della Rai dove dopo il corteo sono tornati a radunarsi i manifestanti del presidio pro Palestina. Al loro arrivo alcuni dei partecipanti, una cinquantina di appartenenti all’area anarco antagonista, hanno lanciato uova e bottiglie contro le forze dell’ordine che hanno risposto con qualche carica di alleggerimento. Alla fine i manifestanti sono ripartiti in corteo fermandosi davanti a una sede di McDonald’s dove hanno imbrattato le vetrine con alcune scritte. A seguito dei disordini tra le forze dell’ordine si contano 7 feriti e qualche danno ai blindati posti a protezione della sede televisiva. Anche i manifestanti lamentano alcuni feriti.

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