La nota della Comunità di Milano: "Atto gravissimo che viola leggi italiane ed internazionali"
Tragedia della funivia del Mottarone, "la Comunità Ebraica di Milano ha appreso con sgomento la notizia del rapimento del piccolo Eitan Biran ed esprime una decisa condanna nei confronti di questo gravissimo atto che viola le leggi italiane ed internazionali". E' quanto si legge in una nota, nella quale si esprime l'augurio che la vicenda si risolva nel più breve tempo possibile nella direzione dell’ottemperanza della decisione del Tribunale dei minori.
Il piccolo sopravvissuto si trova al centro di una battaglia legale tra gli zii per il suo affidamento, con la sorella della mamma che accusa lo sorella del papà del bimbo di averlo "tenuto in ostaggio in Italia". Secondo l'emittente israeliana N12 che parla di sospetto rapimento, in quanto il piccolo sarebbe stato "portato in Israele senza il consenso della sua famiglia in Italia''. La famiglia in Italia avrebbe, sempre secondo N12, presentato denuncia di rapimento alla polizia. Il nonno Shmuel Peleg era venuto a trovare il nipote ma avrebbe dovuto riportare Eitan a Aya Biram, la zia che è anche tutrice del bambino. Il nonno però non è tornato e ha interrotto i contatti con la zia di Eitan, finché non ha mandato un messaggio: "Eitan è tornato a casa''.