Liliane Murekatete è comparsa davanti al magistrato di Latina per l'interrogatorio di garanzia
I soldi delle coop per la gestione dei migranti, le borsette, gli acquisti superflui. Liliane Murekatete, moglie di Aboubakar Soumahoro oggi 3 novembre è comparsa davanti al gip di Latina per l'interrogatorio di garanzia. Assistita dal suo avvocato Lorenzo Borrè si è avvalsa della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato una dichiarazioni al giudice per chiarire la sua posizione.
"Non mi sono mai appropriata di somme della cooperativa né le ho utilizzate per acquisti di borsette o beni superflui", ha detto la donna che si trova attualmente agli arresti domiciliari.
Murekatete ''ha puntualizzato alcuni dati, le pretese distrazioni di somme non sono mai state acquisite da lei – spiega il difensore – i due bonifici da 35mila euro non sono mai stati accreditati, ci sono poi 15 mila euro per l’acquisto di cibo e spese per le strutture e per l’assistenza ai migranti e il resto delle spese, poco meno di 8mila euro, per il contratto di locazione di Bruxelles’’. Al termine dell’atto istruttorio il giudice si è riservato di decidere. ''Se saranno confermati i domiciliari ci rivolgeremo al Riesame di Roma" annuncia il difensore.
Anche la suocera di Soumahoro, Marie Therese Mukamitsindo, si è avvalsa della facoltà di non rispondere e ha fatto dichiarazioni spontanee.
Questa mattina intanto si è svolta in tribunale a Latina l’udienza preliminare sul primo filone dell’inchiesta, che riguarda reati fiscali: il gup si è riservato di decidere sull’inammissibilità di costituzione delle parti civili chiesta dalle difese rinviando alla prossima udienza, fissata per il 17 novembre.