Governatore sente ministro Piantedosi: "Presto incontro, situazione preoccupante"
La questione migranti al centro di un incontro che si terrà a breve tra il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Intanto proseguono gli sbarchi a Lampedusa. Nove imbarcazioni, con circa 200 persone a bordo, sono arrivate durante la notte sull'isola. Nell'hotspost di contrada Imbriacola ci sono circa 2200 persone e in giornata sono previsti i trasferimenti di 500.
"Mi sono appena sentito con il ministro Piantedosi, ci siamo detti che ci vedremo a breve e probabilmente c’è stato un qui pro quo tra la richiesta di incontro e il fatto di non aver capito che avevo chiesto l’incontro. Con Piantedosi non ho nessuna necessità né voglia di litigare, io l’ho conosciuto come prefetto e lo ricordo come ottimo prefetto di Bologna”, ha detto Bonaccini che in mattinata aveva affermato a 24 Mattino su Radio 24: "Il governo ha pienamente fallito la gestione degli arrivi e la redistribuzione" dei migranti, anche "molti sindaci di centrodestra stanno dicendo che così non può funzionare. Ho chiesto un incontro al ministro Piantedosi, ancora senza risposta".
“Da parte mia c’è la volontà di collaborare, ringrazio Piantedosi per avermi chiamato e adesso definiremo l’incontro per capire e valutare come intervenire. Siamo preoccupati da arrivi consistenti di migranti tutte le settimane con il rischio che sia difficile la gestione”, ha aggiunto il presidente del Pd sottolineando: “Attendo di avere notizie. Penso che debba essere portata la discussione in conferenza stato regioni. Ho letto le dichiarazioni di Giani, Zaia, Kompatscher: tre presidenti che appartengono a partiti diversi. Io penso si debba fare un punto di chiarezza e metterci a discutere”.
"Il governo ha pienamente fallito la gestione degli arrivi e la redistribuzione" dei migranti, anche "molti sindaci di centrodestra stanno dicendo che così non può funzionare. Ho chiesto un incontro al ministro Piantedosi, ancora senza risposta". Così il presidente dell'Emilia-Romagna e del Pd Bonaccini a 24 Mattino su Radio 24. "Se il Governo decide di fare tutto a Roma... parlano di autonomia - aggiunge - e poi dall'alluvione ai migranti centralizzano tutte le decisioni senza alcun confronto con le Regioni e con gli enti locali, senza un piano condiviso", "se ne assumeranno la responsabilità, continueranno a sbagliare".
Bonaccini ha chiesto attenzione al governo su quattro punti: un tavolo operativo sui migranti, accoglienza diffusa, equa ripartizione, stanziamento di fondi adeguati ai Comuni per l'accoglienza dei minori non accompagnati che "sono tutti a carico degli enti locali".
"Non siamo disponibili a nulla se parliamo di parole al vento. Io sono abituato a discutere di cosa si vuol fare", dice poi, rispondendo a una domanda sulla disponibilità della Regione a ospitare un Centro di permanenza e rimpatrio (Cpr) per i migranti. "Questo è il Governo che parla di autonomia - aveva sottolineato - e che sta invece centralizzando tutte le decisioni a Roma senza confronto con gli enti locali". Quelle sui Cpr "al momento sono parole al vento. Per me di Cpr non se ne parla assolutamente".
A quanto apprende l'Adnkronos da fonti del Viminale, al ministero dell'Interno non sono mai pervenute richieste di incontro da parte del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, dopo l’ultimo incontro avvenuto il 20 luglio scorso. In ogni caso, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in giornata chiamerà il governatore dell'Emilia Romagna per concordare un incontro a partire da domani al ministero, dove peraltro i confronti bilaterali con i rappresentanti delle amministrazioni territoriali sono continui.