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Migranti, due naufragi a Lampedusa: oltre 50 dispersi

Salvati in 59, recuperati i corpi di un bimbo e di una donna. In 40 bloccati su una scogliera, interviene l'Aeronautica

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06 agosto 2023 | 09.18
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Sono due i barchini naufragati, nelle ultime 24 ore, al largo di Lampedusa. Entrambi - secondo quanto riferisce il sito Agrigento Oggi -erano partiti da Sfax. Il bilancio provvisorio è di 2 cadaveri recuperati - un bambino di circa 2 anni e una donna - di 59 migranti salvati e decine di dispersi, "forse oltre 50", sottolinea il sito siciliano. Le operazioni di soccorso sono state effettuate dalle motovedette della Guardia Costiera.

“Chi li ha lasciati o costretti a partire con questo mare è un pazzo criminale senza scrupoli. Si prevede mare mosso ancora per i prossimi giorni. Speriamo si fermino. È una mattanza con questo mare”, ha detto il questore di Agrigento Emanuele Ricifari.

“Sono arrivati molto provati dal naufragio ma adesso, dopo le cure e l’assistenza degli operatori della Cri, stanno meglio, a parte le condizioni psicologiche di cui ci stiamo occupando”. Con queste parole Ignazio Schintu, vicesegretario generale della Croce Rossa Italiana, presente sull’isola, commenta le condizioni dei superstiti del naufragio.

Da quanto riferito da esponenti della Polizia e di Frontex, lo sbarco dalla prima imbarcazione è stato di 29 uomini, di cui un bambino deceduto e un uomo ospedalizzato, mentre dalla seconda imbarcazione erano presenti 18 uomini, 10 donne e la salma di una donna incinta. Tutti i superstiti sono stati accolti e assistiti nell’Hotspot, gestito dai primi di giugno dalla Croce Rossa Italiana. Attivati fin dai primi momenti, oltre alla risposta relativa all’accoglienza materiale, il supporto sanitario, gli psicologi della Cri ed il servizio Restoring Family Links.

“Ancora una notizia tragica che riguarda la vita di persone che sfidano lunghe traversate in mare in condizioni proibitive. Sono grato ai volontari e agli operatori della Cri che all’hotspot di Lampedusa stanno operando quotidianamente per garantire soccorso, aiuto e sicurezza a persone che vivono un fenomeno drammatico dei nostri tempi”, ha detto Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana.

IN 40 BLOCCATI SU UNA SCOGLIERA, INTERVIENE AERONAUTICA

Soccorso alpino e speleologico siciliano e 82° Csar dell'Aeronautica militare in azione a Lampedusa per recuperare una quarantina di immigrati bloccati da quasi 48 ore, dopo il naufragio della loro imbarcazione, su una scogliera ai piedi di una parete verticale alta più di 100 metri nella zona di Cala ponente. Vista l'impossibilità di operare via mare a causa delle avverse condizioni meteo, allertato dalla Direzione marittima di Palermo della Capitaneria di porto, il Soccorso alpino ha a sua volta chiesto il supporto dell'Aeronautica, con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione. Due tecnici di elisoccorso si sono imbarcati all'aeroporto di Birgi su un elicottero HH 139B dell'82° centro Csar che in pochi minuti ha raggiunto l'isola delle Pelagie.

Il velivolo ha fatto una brevissima sosta per lasciare materiale tecnico imbarcato nel caso di un intervento più complesso anche via terra e avere più spazio a bordo. A questo è iniziata la vera e propria operazione di recupero. I tecnici del Sass e dell'Aeronautica si sono calati col verricello e hanno imbarcato per prime sei donne per sbarcarle all'aeroporto dell'isola. L'operazione sta proseguendo.

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