
"Non solo mettono tre quadri brutti di pittori stranieri, ma sbagliano anche didascalia e anno di realizzazione. Del resto, cosa c'è da aspettarsi da una nazione disperata che al governo ha un giovane intraprendente e modesto che come priorità ha la riforma del Senato e quella della legge elettorale?". Così Vittorio Sgarbi commenta con l'Adnkronos l'errore del ministero dell'Istruzione che, per accompagnare la traccia artistico-letteraria della prima prova della Maturità, oltre a dei versi dell''Inferno'' di Dante, ha proposto tre quadri: uno di van Gogh, uno di Hopper e uno di Matisse, sbagliando la didascalia di quest'ultimo ('La lettrice in abito viola', anziché 'La lettrice in bianco e giallo') e la data (l'opera è del 1919 e non del 1898 come scritto sulla traccia).
"La scelta di tre quadri stranieri brutti - aggiunge Sgarbi - quando hanno a disposizione tanta arte italiana, appartiene a persone che vogliono fare le moderne e le veloci. Una banalità sconcertante, come è banale - sottolinea - proporre ritratti di gente che legge per illustrare la letteratura come esperienza di vita. Su questo tema tra i grandi dell'arte italiana non avevano che l'imbarazzo della scelta, avrebbero potuto utilizzare Masaccio, Caravaggio e Pellizza da Volpedo. E invece, mentre uno come Peter Greenaway esalta l'arte italiana, i nostri rappresentanti del ministero dell'Istruzione che fanno? Scelgono tre quadri stranieri brutti. E sbagliano pure la didascalia", conclude Sgarbi.