L’Esame di Stato non significa solo affrontare gli scritti e gli orali, ma anche dire addio a un intero mondo, a un’epoca che non tornerà mai più
Esame di Maturità: la fine di un’era. L’ultima campanella è ormai suonata quasi in tutta Italia: tra gavettoni, urla e risa gli studenti hanno salutato i banchi di scuola. Per molti di loro si tratta di un arrivederci, ma per alcuni si tratta di un addio in piena regola. I maturandi, se tutto andrà per il meglio, tra poco a scuola non ci torneranno più. Niente più posto fisso tra i banchi, niente più aula, accogliente o fatiscente, ma comunque sempre le stessa ogni mattina, niente più compagni di classe. Alcune amicizie dureranno per sempre, o almeno così sperano i ragazzi, ma nulla sarà più lo stesso. Chi lo ha detto che l’Esame di Maturità è fatto solo di prove scritte, commissioni, tesina e ansia da orale? Chiudere un percorso come quello delle scuole superiori è molto di più.
Ultima campanella: una liberazione senza rimpianti? Studenti.it ha chiesto ai maturandi di quest’anno cosa sta significando per loro dire addio alla scuola. La maggior parte dei ragazzi si sente libero, felice, finalmente leggero e non vede l’ora di portare a termine anche la Maturità per potersi godere il distacco da questi cinque anni da studente. “Io non riesco a realizzarlo! – ha risposto Sara B. - Dai che bello è finita finalmente! Anzi ‘è finita’ possiamo dirlo solo dopo aver finito gli orali”. La pensa così anche Giusy A. che ha smesso di andare a lezione qualche giorno fa: “Io non vado già da una settimana e mi sento libera come un gabbiano!”. Solo gioia, dunque? Non c’è neanche un po’ di malinconia? Certo che c’è, altrimenti questo non sarebbe un addio in piena regola. “ Io sono dispiaciuta, non tanto per la scuola ma per gli amici e i compagni” ammette Lorena P. a cui fa eco anche Cristina S. che dopo aver risposto: “Sto benissimo a parte gli esami” ha aggiunto: “Sono dispiaciuta solo per i momenti passati con gli amici ma per il resto no”.
Maturità: per l’ultima volta sui banchi di scuola. Insomma, sembra proprio che la scuola non mancherà proprio a nessuno e che gli Esami di Maturità siano in primis il lasciapassare per la libertà definitiva. Una libertà di cui qualcuno avverte già il peso. Non a caso c’è chi, come Camelia R. che ha ammesso di sentirsi “Spaesata di brutto”, pensa già al futuro e capisce che allontanarsi dai banchi sarà un cambiamento enorme, che porterà con sé tante responsabilità del tutto nuove. Forse quello che verrà farà sembrare la paura della commissione una sciocchezza. Intanto, però, l’ansia è reale e la mole di studio da affrontare è molta, a prescindere dalle prospettive future. Dopotutto, è la Maturità, bellezza.
Fonte: www.studenti.it.