Dopo la denuncia dell'Adnkronos il dicastero di Viale Trastevere dà il via a controlli per "appurare se i contenuti dei manuali presentano effettive criticità"
Il ministero dell'Istruzione e del Merito ha avviato, dopo la denuncia dell'Adnkronos, "verifiche" sulla notizia di manuali 'pro Russia'. In relazione alla notizia della diffusione di libri di testo scolastici per le scuole secondarie di primo grado con un'impostazione faziosa e distorta della realtà storica, in favore della narrazione della Russia putiniana e dell'Unione Sovietica comunista nelle discipline di Storia e Geografia, il ministero dell'Istruzione e del Merito ha avviato "verifiche per appurare se i contenuti dei manuali presentano effettive criticità".
“Mentre i nostri sforzi sono rivolti a combattere le fake news in rete nessuno controlla che non si diffondano sui banchi di scuola proprio attraverso i libri di testo. È grave che su 13 sussidiari ben 12 raccontino la storia e la geografia secondo la propaganda putiniana". E' quanto ha detto, parlando con l'Adnkronos Maria Elena Boschi (Iv), aggiungendo: "Il ministro Valditara non può girarsi dall’altra parte. La scuola è luogo di formazione, anche della coscienza critica, ma perché ciò accada le informazioni di partenza devono essere corrette e non frutto di influenze della dottrina russa”.
Manuali di scuola pro Russia, lo sconcerto degli storici
''Quanto emerge da un'analisi condotta su alcuni testi adottati nelle scuole italiane ci lascia di stucco. Se davvero 12 sussidiari su 13 raccontano la storia recente della Russia secondo la narrazione di Putin, è chiaro che c’è un problema. Doverose le verifiche da parte del ministero dell’Istruzione". L'ex ministra dell'Istruzione del Berlusconi quater, Maria Stella Gelmini, oggi senatrice e portavoce di Azione, non nasconde all'Adnkronos il suo stupore per la notizia sui cosiddetti 'manuali pro Russia'.
La vicesegretaria nazionale del partito di Carlo Calenda non ha dubbi: ''I fatti vanno raccontati con oggettività. Sarebbe ingiusto fornire ai ragazzi una versione distorta della storia". Anche "per questa ragione - spiega - con Francesco Ascioti e Azione Milano, abbiamo chiesto nelle scorse settimane al ministro Valditara di portare in classe il docufilm '20 giorni a Mariupol', del regista e corrispondente di guerra Mstislav Chernov, vincitore dell’Oscar come miglior documentario". "Mostrare l'orrore della guerra in una delle città ucraine più martoriate - conclude Gelmini - è l'occasione per parlare alle giovani generazioni e raccontare loro quello che sta davvero accadendo nel cuore dell'Europa".