Un grosso striscione alle spalle del gruppo degli occupanti recita: "A noi gli occhi, please"
Globe Theatre occupato a Roma da un gruppo di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura che hanno inscenato una protesta. Dopo più di un anno dal blocco degli spettacoli dal vivo, i lavoratori chiedono una riforma strutturale del settore, devastato dalla chiusure causate dalla pandemia.
Nel giorno in cui è previsto l'intervento su questo tema del ministro della Cultura, Dario Franceschini, al question time, la Rete dei lavoratori dello spettacolo reclama continuità di reddito e maggiore sostegno a chi lavora nel settore degli spettacoli dal vivo. Un grosso striscione alle loro spalle recita: "A noi gli occhi, please" richiamando lo spettacolo di successo di Gigi Proietti, che fu direttore del teatro.
Gli occupanti, che sono tutti 'tamponati' ed hanno scelto il Globe proprio perché aperto e non a rischio, chiedono anche che le riaperture siano accompagnate non solo da condizioni di sicurezza sanitaria, ma da una riforma strutturale del settore che metta fine alla precarietà. "Non vogliamo una riapertura senza sicurezza, che ci faccia ripiombare in un mondo del lavoro ancora più incerto e privo di garanzie. Riapriamo questo spazio a tutte le precarie, a tutti gli sfruttati, per riappropriarci di un tempo di confronto e autoformazione", si legge in una nota dei lavoratori che sui social hanno pubblicato una foto dell'occupazione. .
"Tutto si sta svolgendo nel rispetto delle disposizioni sanitarie, tutte e tutti si sono sottoposti a tampone", dicono gli occupanti .