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"Hai la faccia come il c...lo", Giachetti conquista l'oro nella Top Ten Parolacce 2016

La Top Ten delle Parolacce 2016
La Top Ten delle Parolacce 2016
03 gennaio 2017 | 12.17
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Sbotta all'Assemblea del Pd del 18 dicembre scorso contro Roberto Speranza lanciandogli un "hai la faccia come il culo" e, con questa secca affermazione, Roberto Giachetti, Vice presidente della Camera e parlametare Pd, si è conquistato il primo posto della 'Top Ten delle Parolacce 2016' redatta, come ogni anno, dallo psicolinguista Vito Tartamella. In questa edizione dei turpiloqui più rilevanti al mondo, che l'Adnkronos è in grado di anticipare e che sarà diffusa su www.parolacce.org, Giachetti vince l'oro per aver espresso la sua "indignazione nei confronti del collega di partito Speranza", una indignazione, rileva Tartamella, "che viene da lontano".

Sul podio della classifica salgono anche Jorge Resurrecciòn Merodio detto Koke dell'Atletico Madrid e Cristiano Ronaldo del Real Madrid che, nel derby del 21 novembre scorso, si sono dati, rispettivamente, del "frocio" e del "cornuto". A conquistare il bronzo del trash 2016 a sorpresa è il quotidiano, "L'Arena" per il suo titolo del 31 agosto "Il braccio destro del Papa fa visita ai fedeli di Sega". Sembra "uno degli strilli di 'Lercio', il giornale satirico, e invece il titolo è proprio vero" commenta Tartamella.

"Anche l’anno appena trascorso ci ha regalato molte chicche, sia in Italia che nel resto del mondo. E così, per il 9° anno consecutivo, ho preparato la classifica dei 10 casi più emblematici e divertenti di turpiloquio. Raccolti sia per il loro valore simbolico che per i loro effetti" chiarisce Tartamella, uno dei pochi studiosi al mondo di turpiloquio e parolacce e autore del saggio "Parolacce".

Lo psicolinquista svela subito anche il personaggio dell’anno: è il presidente delle Filippine, Felipe Duterte. "E’ il primo capo di Stato ad aver insultato senza reticenze le più importanti autorità del pianeta: da Ban Ki Moon all’Unione europea, fino al papa e all’ambasciatore degli Usa. Al suo confronto, Donald Trump è un dilettante" afferma lo psicolinguista.

Ma è incontinenza verbale? "No -risponde secco l'esperto- è una strategia politica per stare sotto i riflettori, ribadire l’autonomia delle Filippine, strizzare l’occhio alla Cina e distrarre gli oppositori da altri problemi interni".

Ma anche il colosso Apple entra nella Top Ten delle Parolacce 2016, tradita dal cantonese che ha fatto 'scivolare' la campagna pubblicitaria dell'iPhone 7 a Hong Kong verso una piega davvero particolare. Sette in cantonese, spiega Tartamella, "si pronuncia 'tsat' che ha lo stesso suono nella lingua parlata a Hong Kong di un termine gergale che significa 'uccello' nel senso di pene".

"L'assonanza -incalza lo psicolinquista- ha suscitato parecchia ilarità nel Paese, soprattutto su Facebook, come hanno riferito il Daily Mirror e Quartz". Ma la Apple è in buona compagnia visto che "anche la Samsung è cascata su questo equivoco quando ha lanciato il 'Note 7' che in cantonese suona: 'bastone del cazzo'".

Trash ma non solo. Anche le gaffe hanno una loro valenza e dei loro effetti. Tanto che nella classifica di Tartamella è entrato Lionel Messi. Per un'asta di beneficenza, il calciatore argentino del Barcellona ha donato, il 30 marzo scorso, un paio delle sue scarpe davanti alle telecamere della tv egiziana MBC Masr. "Il suo gesto ha scatenato il finimondo perchè il campione non sa che in Egitto, ed in tutto il mondo arabo, mostrare le scarpe, e in particolare la suola, è un atto -avverte Tartamella- di grande disprezzo".

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