I dati del Rapporto Eurispes - Italia 2021
Solo un quinto dei processi penali (20,5%) arriva a sentenza in primo grado. Nel 78,9% dei casi, il procedimento termina con il rinvio ad altra udienza. E la durata media del rinvio si attesta intorno ai 5 mesi per i procedimenti in Aula monocratica e 4 mesi per quelli davanti al Tribunale collegiale. Sono i dati emersi da un monitoraggio effettuato su 13.755 procedimenti in 32 tribunali italiani e riportati nel Rapporto Italia 2021 dell'Eurispes. L''Indagine sul processo penale' è stata condotta con le Camere penali, a distanza di oltre un decennio da quella effettuata nel 2008, rispetto alla quale, si legge nel Rapporto, "la ricerca evidenzia un aumento della percentuale dei rinvii ad altra udienza (+9,6%: nel 2008 la quota era del 69,3%). L’incidenza delle sentenze è scesa dal 29,5% al 20,5%".
"Per quanto concerne i procedimenti terminati in sentenza - riferisce il Rapporto Eurispes - le assoluzioni rappresentano poco meno del 30%: di questi, il 4% è rappresentato da assoluzioni ex art. 131 bis del codice penale (non punibilità per particolare tenuità del fatto). Le condanne incidono per il 43,7% delle sentenze; percentuale nettamente più bassa di quella rilevata nel 2008 (60,6%). Al contrario, risulta molto più elevata la quota relativa all’estinzione del reato: 26,5%, a fronte del 14,9% del 2008. La prescrizione è un motivo di estinzione del reato che incide per il 10% sui procedimenti arrivati a sentenza e rappresenta poco più del 2% del totale dei processi monitorati".
Nel monitoraggio effettuato dall'Eurispes, risulta "peggiorata la situazione anche per quanto riguarda i tempi di rinvio ad altra udienza che risultano ulteriormente allungati rispetto al 2008: da 139 nel 2008 a 154 giorni per i procedimenti in Aula monocratica e da 117 a 129 giorni per quelli davanti al Tribunale collegiale. L’indagine conferma, sul piano nazionale, l’inconcludenza della larga parte dei procedimenti penali e la diffusione di lungaggini ed inefficienze, che rendono ancor più farraginosa la macchina della giustizia".