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Giulia Cecchettin uccisa, coltellate su testa e collo. I genitori a Filippo Turetta: "Consegnati"

Il corpo della 22enne trovato al lago di Barcis in un canalone tra il bacino idrico e Piancavallo. Caccia all'ex fidanzato anche in Austria

Giulia Cecchettin e Filippo Turetta - Fotogramma
Giulia Cecchettin e Filippo Turetta - Fotogramma
18 novembre 2023 | 13.04
LETTURA: 6 minuti

Giulia Cecchettin è morta. Secondo le ultime notizie il corpo della 22enne veneziana scomparsa sabato scorso insieme all'ex fidanzato Filippo Turetta è stato ritrovato oggi, 18 novembre, durante le ricerche nella zona del Lago di Barcis, in Friuli Venezia Giulia.

Come è stata uccisa

Secondo quanto trapela, ma per averne conferma bisognerà attendere l'autopsia della prossima settimana, Giulia sarebbe stata colpita con alcune coltellate. Le ferite sarebbero sia sulla testa che sul collo. La giovane sarebbe stata spinta poi giù in un dirupo, facendo un volo di 50 metri. Il corpo è stato trovato in un canalone vicino al lago di Barcis in provincia di Pordenone. Ci sono volute ore per recuperare il corpo della giovane studentessa, riconosciuta dal padre nel pomeriggio, e ci vorrà tempo per avere tutte le risposte su quanto successo. Con l'autopsia si potrà capire se e quale coltellata è risultata mortale e se Giulia è stata uccisa subito dopo la sua scomparsa.

Caccia a Turetta

Nessuna traccia invece di Filippo Turetta, indagato e ora ricercato all'estero, per il quale si intensifica la caccia all'uomo. Sul giovane, sparito insieme a Giulia, pende un mandato di cattura internazionale per l'omicidio della ragazza. Le ricerche di Turetta sono in corso anche in Austria, in Carinzia, riferisce il quotidiano austriaco 'Kronen Zeitung'. La Fiat Grande Punto di Filippo Turetta infatti avrebbe attraversato il confine a Tarvisio e avrebbe proseguito via Villach fino a Lienz. "Due giorni fa - scrive il quotidiano - il veicolo sarebbe stato localizzato in Carinzia. La polizia italiana ha immediatamente informato i colleghi austriaci".

Ieri Turetta era stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di tentato omicidio dopo che un video, esaminato dagli inquirenti, documentava che Turetta ha aggredito violentemente Giulia e l'ha poi caricata esanime in auto per proseguire la fuga.

I genitori di Turetta: "Filippo consegnati"

E la famiglia di Turetta in serata lancia tramite il suo avvocato un appello al figlio: "Filippo, consegnati alle forze dell’ordine". I genitori di Filippo esprimono alla famiglia di Giulia "vicinanza e profondo dolreo per una tragedia che coinvolge entrambe le famiglie", riferisce l’avvocato Emanuele Compagno, contattato dall’Adnkronos. "Bisogna capire bene quello che è successo prima di trasformare lui in un mostro, come sta già avvenendo sui social; potrebbe essere stata una fatalità - conclude - magari lui non voleva farle male".

Il magistrato a Turetta: "Non continuare la fuga"

Anche il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi dai microfoni del Tg1 oggi si è rivolto a Turetta facendo lo stesso appello: "L'invito'' che gli rivolgo è quello di "non continuare in questa fuga verso l'Austria, si costituisca''. "Ancora non abbiamo elementi certi" sulla dinamica di quanto avvenuto, spiega il magistrato. "La ricostruzione che potrebbe fare il ragazzo sarebbe molto importante, anche per lui".

Il parroco di Saonara: "Filippo si costituisca"

Appello analogo attraverso l'Adnkronos anche da don Francesco Monetti, il parroco di Saonara dove è cresciuta Giulia: "L’unica cosa buona, piccola, che può fare in questo momento, se vuole riscattare un po’ se stesso, è costituirsi. Che lo faccia", afferma il sacerdote.

La comunità di Saonara nei giorni in cui erano scattate le ricerche dei due ragazzi si era stretta alla famiglia con una celebrazione nella speranza che arrivassero notizie confortanti. "Conosco Giulia e la sua famiglia da tanti anni - dice il sacerdote- . E’ un dolore grande che strozza la gola. Soprattutto per la consapevolezza di avere perso un tesoro, una persona bella. Ci sentiamo un po’ meno belli e meno ricchi". Gli stessi sentimenti vengono espressi anche dal parroco di Vigonovo, don Francesco Frigo, dove i Cecchettin si erano trasferiti di recente: "Stamani è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto avere. È un disastro per tutti".

Sui social la sorella di Giulia: "E' stato il vostro bravo ragazzo"

Intanto sui social Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, la ricorda postando una foto in bianco e nero in cui sorridono una accanto all'altra e la scritta "Rest in power. I love you". ''La mia tristezza è sepolta insieme alle sorelle uccise. Non mi resta che rabbia'', aggiunge. ''E' stato il vostro bravo ragazzo'' è un altro post rilanciato dalla sorella di Giulia, insieme alla frase: ''Per te bruceremo tutto''.

Il legale della famiglia: "Ora è il momento del dolore"

"Il momento è tragico, ci stringiamo intorno alla famiglia. Il lavoro degli investigatori ha portato intanto a ritrovare Giulia. Adesso è il momento del dolore ma anche quello di accertare le responsabilità e le dinamiche di quello che è accaduto, contiamo nel lavoro delle forze dell'ordine", dice l'avvocato Stefano Tigani, legale della famiglia di Giulia in una dichiarazione davanti alla villetta dei Cecchettin.

Zaia: "L'epilogo peggiore"

"L’epilogo peggiore a una vicenda che ha tenuto l’Italia intera col fiato sospeso per una settimana", scrive sui social il presidente della regione Veneto Luca Zaia che manda "un segnale di vicinanza anche alla famiglia di Filippo Turetta, che in queste ore deve affrontare una tragica realtà. E una preghiera per Giulia, con tutto il cuore".

''Una notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere". Commenta in un tweet il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. "Tutta la Città - prosegue Brugnaro - si unisce al dolore della famiglia, degli amici, dei suoi cari e di tutti coloro che le hanno voluto bene''.

Anche il sindaco di Vigonovo Luca Martello, il paese in cui viveva con la sua famiglia la ragazza uccisa esprime il suo cordoglio per "un epilogo doloroso e drammatico che ha sconvolto profondamente tutta la nostra comunità di Vigonovo e di Saonara (il paese dove Giulia è cresciuta, ndr). Ci stringiamo attorno alla famiglia di Giulia, al padre, al fratello, alla sorella e a tutti i familiari - aggiunge Martello -. Tutti avevamo atteso e sperato in una conclusione diversa. Purtroppo si tratta dell'ennesimo femminicidio di una giovane donna, e noi non possiamo smettere di indignarci e di impegnarci per cercare di porre un freno al dilagare di episodi di violenza contro le donne", conclude.

Domani fiaccolata per Giulia

E per domani alle 19 a Vigonovo il sindaco ha organizzato una fiaccolata per ricordare Giulia. L'annuncio è stato fatto dal primo cittadino dopo aver lasciato la villetta a due piani in via Leonardo da Vinci dove ha abbracciato i familiari della ragazza. "Ricorderemo Giulia e soprattutto dimostreremo alla famiglia l’affetto e quanto vissuto insieme in questi giorni. Invito tutti i cittadini di Vigonovo a partecipare perché in un momento così difficile speriamo che l’affetto di tutti possa servire loro".

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