Le parole della sorella della 22enne uccisa dall'ex nella cerimonia intima a Saonara: "Continuerai a essere il mio angelo custode perché in fin dei conti lo sei sempre stata"
"Ora ti vedo in mezzo alle stelle, che fai a metà gelato con la mamma. Continuerai a essere il mio angelo custode perché in fin dei conti lo sei sempre stata". Elena Cecchetin, sorella di Giulia, saluta così la 22enne nel corso della cerimonia privata a Saonara dopo il funerale a Padova.
"Era buona, era la persona migliore che abbia mai conosciuto", dice Elena, che trattiene a fatica le lacrime quando la ricorda. "Me la porterò per sempre dentro", dice ancora prima di iniziare a elencare le passioni e le 'stranezze' della 22enne, uccisa dall'ex fidanzato. Amava "collezionare scatole di latta, non buttava via niente", oppure fare "lunghe passeggiate ascoltando musica" e in tutto questo "dimenticava sempre le chiavi".
Giulia "era la mia sorellina e anche la mia sorella maggiore, era onesta e dava ottimi consigli. Aveva tanti peluche con nomi stranissimi, a Giulia piacevano tanto le macchine vecchie". Ora Giulia "è in mezzo alle stelle, fai a metà il gelato con la mamma, continuerai a essere il mio angelo custode perché in fin dei conti lo sei sempre stata”.
La bara di Giulia Cecchettin ha poi lasciato la chiesa di San Martino tra applausi e palloncini bianchi con la scritta azzurra 'Ciao Giulia' che sono stati fatti volare via quando la bara ha lasciato il sagrato della chiesa. In processione i familiari e gli amici accompagnano il feretro verso il cimitero, dove è sepolta la madre Monica.
Nella chiesa di San Martino potevano accedere solo i parenti e gli amici stretti, ma fuori è stato allestito un maxi schermo per permettere ai concittadini di assistere alla funzione religiosa. Una partecipazione sollecitata anche dall’amministrazione comunale che ha anticipato la fine delle lezioni per consentire ai ragazzi di partecipare. La bara di Giulia, coperta da rose bianche e con accanto la sua foto sorridente, era ai piedi dell’altare.
Anche una foto di Giulia che abbraccia la mamma Monica su uno schermo presente nella chiesa gremita di ragazzi, seduti anche sui gradini dell’altare. Il celebrante, don Francesco Monetti, ha ringraziato i presenti e anche chi affollava il sagrato, dopo la “partecipazione straordinaria di Padova. Giulia ha parlato col suo silenzio, ha smosso, ha scosso”.