Una pioggia di cenere e lapilli è ricaduta su Nicolosi, Mascalucia e Catania, dove è vietata la circolazione delle moto
Spettacolare eruzione di lava e fumo questo pomeriggio dal cratere sud est dell'Etna e lungo la parete occidentale della Valle del Bove dove il fronte lavico ha raggiunto la quota di duemila metri. Un'altra esplosione, sempre dal cratere di sud est, si è invece espansa verso la Valle del Leone. Una pioggia di cenere e lapilli è ricaduta su Nicolosi, Mascalucia e Catania.
La fontana di lava dal cratere si è poi fermata, mentre continua invece, come spiega l'Osservatorio etneo dell'Ingv, l'emissione lavica lungo la Valle del Bove e la ricaduta di cenere e lapilli anche sull'abitato di Catania. "L'ampiezza media del tremore vulcanico e l'attività infrasonica - spiegano dall'Istituto - dalle 16.50 mostrano un repentino ed evidente decremento, attualmente in atto".
A seguito dell'eruzione e della pioggia di cenere e lapilli sulla città di Catania, il sindaco Salvo Pogliese ha emanato un'ordinanza che vieta la circolazione dei mezzi a due ruote e impone un limite alla velocità delle auto di 30 chilometri orari. Contemporaneamente, il primo cittadino ha disposto che la cenere vulcanica tolta dagli spazi privati venga depositata in contenitori di piccole dimensioni in prossimità dei cassonetti utilizzati per il conferimento dei rifiuti. Avviata anche un’operazione di pulizia straordinaria delle strade di Catania. "Raccomando a tutti i catanesi, pedoni compresi, la massima prudenza negli spostamenti", scrive Pogliese, limitandoli "ai soli casi di effettiva necessità".