Blitz nel centenario dell'impresa di Fiume. Uno striscione con su scritto "Eja, carne del Carnaro" è stato esposto nella notte davanti al Municipio della città croata, mentre un altro striscione con la scritta "Eja Eja Alalà Comandante" è stato srotolato al Vittoriale di D'Annunzio a Gardone Riviera. Un gesto "rivendicato" da un gruppo chiamato i Lanzichenecchi e realizzato - si legge in un messaggio diffuso insieme ad alcune foto che testimoniano l'azione -, "nell'ambito del Comitato Pro Centenario, subito dopo la mezzanotte del 12 settembre, a un secolo esatto dalla Marcia dei Legionari guidati dal poeta soldato Gabriele D'Annunzio. Un'impresa storica ed epica che oltre a fornire linfa vitale alle genti italiche produsse il capolavoro futur-ardito della Carta del Carnaro".
In particolare, il "blitz commemorativo" celebra la 'Marcia dei Legionari' del 12 settembre 1919, quando circa 2600 volontari guidati da Gabriele D'Annunzio s'impadronirono della città di Fiume che il Trattato di Versailles aveva sottratto all'Italia, in seguito a quella che venne definita la Vittoria Mutilata. Tra i volontari, partiti da Ronchi, oggi Ronchi dei Legionari, era presenti numerosi i Granatieri di Sardegna che acclamarono con il sì in sardo (eja) l'urlo greco di guerra e vittoria proposto da D'Annunzio, alalà. A Fiume nacque così l'autoproclamata Reggenza del Carnaro che promulgò una Costituzione all'avanguardia nota come "Carta del Carnaro" e che capitolò nel Natale di Sangue 1920, quando le truppe del Regio Esercito italiano intervennero militarmente, segnando la fine dell'impresa di Fiume.