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Milano, tre evasi dal carcere minorile Beccaria

Due erano fratelli, il terzo si è dato alla fuga in serata

Detenuti in rivolta nel carcere minorile Beccaria (Fotogramma/Ipa)
Detenuti in rivolta nel carcere minorile Beccaria (Fotogramma/Ipa)
08 settembre 2024 | 17.12
LETTURA: 3 minuti

Tre detenuti sono evasi oggi, domenica 8 settembre, dal carcere minorile Beccaria di Milano. Due fratelli stranieri attorno alle 15.45 si sono dati dalla fuga, scavalcando il muro di cinta, mentre il terzo in serata, alle 21.

"Quel che è avvenuto è davvero incredibile e sconcertante", spiega Alfonso Greco, segretario lombardo del Sappe. “I due evasi erano nel gruppo avanzato e sono gli stessi che si sono resi promotori delle rivolte" dei giorni scorsi e non sono stati "mai trasferiti nonostante i comportamenti pregressi".

"Uno dei fratelli è la terza volta che tenta di evadere - racconta Greco - Cos'altro serve per capire che le carceri per minori non sono collegi dove stanno ragazzini indisciplinati, ma vere e proprie galere che detengono delinquenti e criminali, ancorché qualche minorenne? Sono mesi che il Sappe chiede di prendere posizione a livello ministeriale a tutela di chi in carcere lavora in prima linea, ossia le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria". Per il segretario generale del Sappe, Donato Capece, "da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall’universo penitenziario minorile".

"Siamo allo sfascio più totale, dal Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, anziché cercare capri espiatori, indichino soluzioni concrete, se ce l'hanno", si legge nella nota del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria.

"Uno dei due era già fuggito nel giugno scorso e rintracciato nel giro di qualche giorno" racconta il segretario generale del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio. Non c’è pace evidentemente nelle carceri del Paese, che si guardi al circuito per minori, in cui permangono detenuti fino al 25esimo anno d’età, o a quello per adulti. E quanto accade, ovviamente, non è frutto del caso, ma ha responsabilità precise da ricercarsi nel pressapochismo politico e amministrativo che imperversa ormai da troppi anni". "I due evasi sono già ricercati dalla Polizia penitenziaria e dalle altre forze dell'ordine ed è del tutto probabile che, nel giro di poche ore o al massimo qualche giorno, vengano ripresi o, addirittura, si riconsegnino. Ma ciò non cancellerà le falle del sistema", sottolinea il segretario della Uilpa.

"Da domani come da disposizione dei giorni precedenti, è previsto l’avvicendamento del comandante del contingente di Polizia Penitenziaria e l’arrivo di un’unità di sostegno agli agenti e al personale" fa sapere in una nota il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità. "Ad accogliere l’unità e il nuovo comandante, commissario Raffaele Cristofaro, sarà il Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano".

La rivolta del 31 agosto

La rivolta nel carcere minorile Beccaria di Milano è cominciata la sera del 31 agosto. "Nel corso dei disordini, a cui avrebbero preso parte tutti i 58 reclusi presenti, in molti hanno tentato di evadere e ben quattro sono riusciti a scavalcare il muro di cinta, ma dopo ore di ricerche sono stati tutti rintracciati all'interno del perimetro che delimita il carcere e altri uffici del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità", aveva fatto sapere Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria, aggiungendo che erano stati molti i danni alla struttura penitenziaria.

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