Ancora 10 giorni, poi stop alle ricerche e ipotesi riapertura parziale
E' iniziata la 'fase due' per gestire il dopo valanga in Marmolada. Il gruppo di coordinamento tecnico della Protezione civile del Trentino - con il dirigente generale Raffaele De Col - ha stabilito che avrà una durata di 10 giorni. Le ricerche dei reperti in quota proseguiranno attraverso l’impiego dei droni del Corpo permanente dei Vigili del fuoco: ogni tre giorni (dunque a partire da mercoledì 13 luglio) la raccolta del materiale geolocalizzato sarà eseguita a cura della squadra interforze con due unità cinofile composta da Vigili del fuoco volontari di Canazei, Soccorso alpino del Trentino, polizia e Guardia di finanza, per un totale di dieci operatori.
La loro incolumità sarà garantita da due vedette dei vigili del fuoco volontari di Canazei (che si occuperanno anche dell’eventuale trasporto dei reperti) e con l'impiego di radar interferometrici e doppler, che monitorano l’eventuale movimento del ghiacciaio. Successivamente scatterà la 'fase tre', con la sospensione delle ricerche e la valutazione di una parziale riapertura della montagna, sulla base dei dati tecnici fornitori dall’attrezzatura di monitoraggio.
"Anche a nome del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, desidero ringraziare ognuno di voi per l’impegno profuso in questa difficile settimana di incessante attività, in quota come a valle. Il Trentino è orgoglioso di voi" sono state le parole del dirigente generale del Dipartimento protezione civile, Raffaele De Col.