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Crollo Marmolada, 11 vittime: bilancio definitivo

Sono stati tutti identificati con il Dna. Le ricerche continuano: oggi lutto cittadino in Val di Fassa

(Foto Afp)
(Foto Afp)
09 luglio 2022 | 07.42
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Il bilancio di 11 morti del crollo della Marmolada è definitivo. Tra vittime accertate fin dalle prime ore e lista dei reclamati, l’elenco degli alpinisti travolti dalla valanga nelle mani degli investigatori si è tragicamente completato. E un input fondamentale al riconoscimento è arrivato dai laboratori del Ris di Parma. Le ricerche però vanno avanti per recuperare quanti più elementi possibili possano aiutare nelle indagini o riconsegnati alle famiglie che non potranno più riabbracciare i propri cari.

Con il Dna è stato dunque possibile identificare tutte le 11 vittime. Alle sei vittime identificate subito - tre veneti (Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo), una donna trentina (Liliana Bertoldi) e due turisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda) - ora si aggiungono all’elenco delle persone reclamate i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina, e il 22enne Nicolò Zavatta.

Quest'ultimo, la più giovane delle vittime, è stato riconosciuto comparando i resti recuperati dai soccorritori con il Dna salivare della madre. Confronti che hanno restituito nel laboratorio del Ris di Parma il ‘match’ che ha fornito la certezza scientifica sull’identità di Nicolò che sognava una vita tra quelle vette.

"Abbiamo identificato tutte le vittime e assegnato le porzioni cadaveriche: anche il soggetto che mancava all’appello dei familiari è stato identificazione e abbiamo chiuso il cerchio in modo molto rapido" sul numero delle vittima della valanga della Marmolada, spiega il comandante del Ris di Parma, Giampietro Lago.

"La settimana prossima dovremo riuscire a restituire i corpi alle famiglie", ha spiegato all’Adnkronos il procuratore di Trento Sandro Raimondi che ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. Dopo l’incarico affidato ai Ris di Parma determinanti con l’analisi del Dna nel dare un nome ad alcune vittime, la procura conferirà altre consulenze a glaciologi e ingegneri idraulici. "Lunedì inizio l’incontro con gli scienziati", ha assicurato.

Ora non si cercano più altre vittime,, ma le ricerche non si fermano per rispondere alle domande dell’inchiesta della procura di Trento aperta per disastro colposo e restituire quanto più possibile alle famiglie che piangono i loro cari. "Oggi le ricerche sono continuate con le modalità di ieri con soccorritori via terra che hanno trovato materiale tecnico e organico. Ora continuano con i droni e questo accadrà anche domani con tre squadre su tre zone diverse, non più una squadra, fino a quando condizioni delle temperature sul ghiacciaio lo permettono" spiega Maurizio Fugatti presidente della Provincia autonoma di Trento in merito alla valanga della Marmolada. Ricerche che proseguiranno fino a quando non arriverà lo stop da parte delle autorità preposte.

Le attività di ricerca via terra e con l'ausilio dei droni proseguono dunque anche nel giorno del lutto cittadino. All'alba 14 soccorritori più due 'sentinelle' e due unità cinofile sono impegnati via terra nella parte più bassa della colata di ghiaccio e rocce che domenica 3 luglio ha travolto degli scalatori. L'operazione, come accada da giorni, ha l'obiettivo di recuperare resti umani e attrezzature di chi non è più tornato a casa. Quando nel corso della giornata le temperature si alzeranno, aumentando i rischi di possibili crolli sul ghiacciaio, le operazioni proseguiranno solo con elicotteri e droni.

Oggi, intanto, i tutti i Comuni della Val di Fassa si stringeranno alle famiglie di chi non può più riabbracciare i propri cari. "Ringrazio le amministrazioni e le comunità locali per la vicinanza e la sensibilità che ci hanno dimostrato in questi giorni" le parole del sindaco di Canazei Giovanni Bernard. Alle ore 18 è previsto un minuto di silenzio e raccoglimento per ricordare le vittime della Marmolada, in concomitanza con l'inizio della messa che sarà officiata nella chiesa parrocchiale dall'arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi e dal vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol. Tra le 18 e le 18.10 anche gli esercizi commerciali, le imprese e le attività artigianali abbasseranno le serrande in segno di lutto.

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