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Covid, varianti attuali Eris e Pirola: sintomi, cosa si sa

Contagi in aumento in Italia ed Europa

Laboratorio Covid - (Fotogramma)
Laboratorio Covid - (Fotogramma)
08 settembre 2023 | 12.56
LETTURA: 4 minuti

Crescono i contagi covid, in Italia così come in Europa. E se cambiano le varianti, i sintomi di chi si ammala rimangono sostanzialmente invariati: naso che cola, raffreddore, mal di gola e tosse. Si può incappare anche nella febbre e sperimentare la celeberrima perdita di olfatto e gusto, che da sempre caratterizza il coronavirus.

Nell'ultima settimana si registrano 21.309 casi nel nostro Paese, in aumento del 44% rispetto ai 14.863 della scorsa settimana. In questo momento la variante Covid EG.5, ribattezzata sui social Eris insieme ai suoi sottolignaggi fra cui EG.5.1, è la prevalente nel nostro Paese secondo l'ultima flash survey diffusa dall'Istituto superiore di sanità.

Dal 21 al 27 agosto, EG.5 fa registrare una prevalenza del 41,9%, informa l'Iss che rileva per questa variante di interesse (Voi) un trend in crescita. Quanto alla variante BA.2.86", denominata Pirola, "è stata rilevata in piccoli numeri in 11 Paesi. L'Oms sta monitorando attentamente questa variante per valutarne la trasmissibilità e il potenziale impatto", afferma Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità.

Su Pirola le autorità sanitarie internazionali hanno acceso un faro per via dell'elevato numero di mutazioni concentrate sulla proteina Spike. BA.2.86, afferma Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, è molto divergente dai ceppi di Sars-CoV-2 attualmente in circolazione", e questo "solleva preoccupazioni per un aumento delle reinfezioni", nel caso in cui Pirola "superasse le varianti esistenti nell'Ue/See". "Non vi è indicazione" che l'infezione da varianti di Sars-CoV-2 simili a Kraken (XBB.1.5)+F456L, una mutazione sotto la lente degli esperti, oppure da Pirola BA.2.86, "sia associata a una malattia più grave o a una riduzione dell'efficacia del vaccino Covid contro la malattia grave, rispetto alle varianti attualmente circolanti. Le persone anziane e quelle con patologie preesistenti rimangono a maggior rischio di esiti gravi se infette".

I sintomi più comuni

Gli esperti comunicano che i sintomi riscontrati finora nei pazienti colpiti dalla variante Eris sviluppano un quadro clinico del tutto simile alle già note manifestazioni di Covid. Ad esempio la dottoressa Kristina K. Bryant, specialista nel campo delle malattie infettive pediatriche presso il Norton Children's Infectious Diseases, ha parlato alla rivista 'Health' di sintomi simili a quelli tipici della variante Omicron. Per la precisione, molti pazienti hanno riferito di aver accusato sintomi simili alle più comuni allergie: tra questi si parla di naso che cola, tosse, mal di gola e congestione delle vie respiratorie superiori. Trattandosi di variante dominante, Kristina K. Bryant consiglia comunque di non sottovalutare le sue manifestazioni. Nel caso di Pirola anche febbre alta, raffreddore e perdita del senso del gusto o dell'olfatto.

Moderna, da nuovo vaccino forte risposta immune contro Pirola

Il vaccino anti-Covid aggiornato alla variante Kraken di Sars-CoV-2 (XBB.1.5) di Moderna genera nell'uomo una forte risposta immunitaria contro la variante altamente mutata BA.2.86 (Pirola), ha comunicato Moderna in una nota in cui riporta i dati dei trial clinici sul suo prodotto scudo monovalente adattato alla famiglia delle varianti più diffusa attualmente. Nel dettaglio, il vaccino anti-Kraken genera contro Pirola un aumento di 8,7 volte degli anticorpi neutralizzanti nell'uomo.

Su questo mutante sotto monitoraggio c'era un po' di preoccupazione da parte degli esperti per via dell'elevato numero di mutazioni sulla Spike. I Cdc americani (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie), per esempio, rilevano che BA.2.86 potrebbe avere maggiori probabilità di superare l'immunità esistente derivante da precedenti vaccinazioni o infezioni, evidenziando la necessità di vaccinarsi con un vaccino aggiornato per la stagione autunnale 2023. Ma i dati degli studi clinici citati dall'azienda Usa sembrano essere rassicuranti, e confermano che il vaccino aggiornato ha mostrato "un aumento da 8,7 a 11 volte degli anticorpi neutralizzanti contro le varianti circolanti", comprese Pirola, la variante Eris (EG.5) e Fornax (FL.1.5.1).

Moderna ha condiviso questi dati con le autorità regolatorie e li ha sottoposti a revisione paritaria. E mentre "alcuni governi stanno accelerando i tempi delle campagne di vaccinazione", spiega di essere "pronta a fornire il suo vaccino aggiornato, in attesa di approvazione". Questi risultati, commenta Stephen Hoge, presidente di Moderna, "dimostrano che il nostro vaccino aggiornato genera una forte risposta immunitaria umana contro la variante BA.2.86 altamente mutata. Presi insieme ai nostri risultati precedentemente comunicati" emerge "una risposta altrettanto efficace contro le varianti EG.5 e FL.1.5.1. Il nostro vaccino aggiornato continuerà a essere un importante strumento di protezione mentre ci avviciniamo alla stagione vaccinale autunnale".

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